lunedì 28 dicembre 2015

Shopping online per i doni di Natale generi alimentari, abiti e tecnologia.


Sarà un Natale all’insegna dello shopping on line. Quest’anno quattro italiani su sei acquisteranno i regali per parenti e amici su Internet.
Che si tratti di cibo, abbigliamento o tecnologia, ormai il Web è diventato uno dei canali principali attraverso cui passano i consumatori. Nel giro di pochi anni lo scenario è completamente cambiato: nel 2009 erano solo 4 italiani su 100 a comprare i regali in Rete.
E’ quanto emerge da una ricerca Confcommercio-Format Research sui doni natalizi. Uno studio che ci dà un’idea di quello che possiamo sperare di trovare sotto l’albero.

 
Come l’anno scorso, anche nel 2015 i regali di Natale più gettonati sono i generi alimentari (74,7%). La novità, invece, è il sorpasso dell’abbigliamento che si colloca al secondo posto (46,2%) lasciando al terzo i giocattoli (45,4%). Il 44,3% degli italiani punterà ai regali tecnologici, orientandosi fra computer, smartphone, tablet e altri gadget.
«Gli italiani regaleranno in prevalenza per il Natale 2015: generi alimentari, capi d’abbigliamento, giocattoli e giochi per bambini, libri, prodotti per la cura della persona, vino, calzature, telefoni cellulari e smartphone», si legge nel documento.
 
I destinatari di questi doni saranno innanzitutto familiari, e quest’anno si avrà a disposizione un budget un po’ più elevato rispetto al 2014.
La stragrande maggioranza degli italiani avrà a disposizione un budget sotto i 300 euro per fare gli acquisti. Nel 2015 sono di più, rispetto all’anno scorso, quelli che spenderanno fra i 100 e i 300 euro (62,4% contro il 61,9%). È in leggero aumento la spesa media, pari a 166 euro, contro i 158 euro del 2014.
 
I negozi tradizionali e la grande distribuzione fanno ancora la parte del leone, ma l’e-commerce comincia ad insidiare il primato.
«Il vero fenomeno del Natale 2015 è il ricorso da parte dei consumatori al commercio elettronico per l’effettuazione degli acquisti per i regali.
Gli italiani che ricorrevano al Web per effettuare i regali di Natale erano soltanto il 3,8% nel 2009, dopo tre anni, nel 2012, questa percentuale era già salita al 28,3%, oggi in occasione del Natale 2015 l’acquisto sul web interesserà il 39,6% dei consumatori», spiegano i ricercatori.
 
Secondo lo studio «quattro consumatori ogni dieci acquisteranno quindi non solo nei punti di vendita tradizionali ma anche attraverso i canali dell’online da Amazon a E-bay, attraverso i siti di couponing (Groupon, PoinX, etc.), oppure sui siti di commercio elettronico allestiti dai soggetti della distribuzione tradizionale». Compreranno sul web soprattutto prodotti di abbigliamento (26,9%), libri (21,9%), giochi per bambini (16,3%), cellulari e smartphone (15,3%).

domenica 27 dicembre 2015

Torta Kinder Delice.


tortakinderdelice

Ingredienti

  • 150 g di farina
  • 150 g di zucchero; 75 g di burro;
  • 3 uova; 1 bustina di lievito per dolci;
  • 1 bicchiere di latte; 
  • q.b. di cacao in polvere;
  • 200 ml di panna da montare;
  • 350 g circa di Nutella;
  •  pizzico di sale

Preparazione


Preparate il pan di spagna al cacao sbattendo i tuorli con lo zucchero e, a parte, gli albumi con il pizzico di sale. Incorporate i due composti, e aggiungete poi il burro (che nel frattempo avrete fuso), la farina, il latte e il lievito. Aggiungete infine il cacao ricordandovi che più ne mettete più diventa scura! Comunque non meno di 3 cucchiai di cacao! Imburrate e infarinate uno stampo per dolci da 24/26 cm e mettetevi a cuocere l’impasto per circa mezz’ora a 180°. Regolatevi comunque sul tempo di cottura in base al vostro forno! 
Nel frattempo montate la panna e mettetela in frigo. Una volta pronto, fate raffreddare e sformate il dolce. Tagliatelo a metà per farcilo. Mettete un pentolino con dell’acqua a sobbollire sul fuoco e ponetevi dentro il barattolo della Nutella privo del coperchio: la nutella deve sciogliersi a bagnomaria per poi essere prontamente spalmata! Ora farcite la metà inferiore del dolce spalmandovi abbondante panna montata! Sopra la panna fate colare direttamente dal barattolo (attenti a non bruciarvi) la Nutella fusa. Fate in fretta, perchè fuori dal pentolino fa in fretta a rapprendersi! Spalmate uno strato abbondantissimo di Nutella, e chiudete il dolce con la parte superiore che avete tagliato prima.

tortakinderdelice

sabato 26 dicembre 2015

Scope della Befana.

Scope della befana


Volete preparare un antipasto sfizioso per la befana? Procuratevi un pacchettino di salatini lunghi, delle sottilette e qualche filo di erba cipollina e otterrete delle simpatiche scopine della befana da servire si vostri ospiti, troppo carine per non farle



Ingredienti per 16 scope:

  • 16 stik 
  • 4 sottilette 
  • erba cipollina


Tempo di preparazione: 10 min


Come fare le scope della befana

Con le forbici tagliate ogni sottiletta ancora con la plastica intorno in 4 quadrati poi praticate su un lato di ognuno dei piccoli tagli paralleli, fino ad arrivare a circa metà

A questo punto togliete delicatamente la plastica, poi appoggiate un bastoncino su un lato del quadrato e arrotolatelo su se stesso

Con un filo di erba cipollina legate il formaggio al bastoncino, poi fate un nodo per bloccare
1 scope della befana

Fate la stessa cosa con gli altri quadrati di formaggio poi servite le Scope della befana

scopine della befana

mercoledì 23 dicembre 2015

Apple iPhone 7: ecco le 5 novità del nuovo smarthphone Apple


Quando uscirà l’iPhone 7? In molti continuano a farsi questa domanda, nonostante il nuovo iPhone 6s sia uscito solamente da qualche mese.
Alcuni credevano che la Appleavrebbe fatto una sorpresa a tutti i suoi clienti, decidendo di anticipare l’uscita del nuovo iPhone 7. 
L’indiscrezione era stata lanciata da alcuni blog del settore e fin da subito ha entusiasmato tutti gli appassionati di iPhone. Secondo loro, infatti, la Apple avrebbe anticipato l’uscita del nuovo iPhone 7 a prima dell’estate, così da contrastare le vendite del nuovo Samsung Galaxy S7 che potrebbe uscire nello stesso periodo.
Tuttavia, questa anticipazione si è rivelata infondata, perché è vero che la Apple nella primavera del 2016 lancerà un nuovo smartphone, ma questo non sarà l’iPhone 7. Infatti, la Apple ha deciso di lanciare sul mercato l’iPhone 6c, smartphone con le stesse caratteristiche (o quasi) dell’iPhone 6s ma con uno schermo da 4 pollici.
Non ci sarà invece nessun iPhone 7, quindi chi aspettava la sua uscita nei primi mesi del 2016 dovrà rassegnarsi.

iPhone 7, quando esce?

Volendo ipotizzare una data d’uscita del nuovo iPhone 7, basta considerare che l’iPhone 6s è stato presentato a settembre del 2015 e che solitamente la Apple presenta un nuovo smartphone dopo un anno. Quindi, il nuovo iPhone 7 dovrebbe essere lanciato nello stesso mese del 2016.
Quali saranno le novità dell’iPhone 7? Coloro che hanno acquistato il nuovo iPhone 6s sono rimasti molto soddisfatti, quindi con il nuovo iPhone 7 la Apple dovrà cercare di migliorare quanto di buono ha già fatto. Secondo alcune anticipazioni, le novità principali del nuovo iPhone 7 dovrebbero essere 5, ecco quali.

iPhone 7: le 5 novità del nuovo smartphone

Su Internet ci sono molte anticipazioni riguardanti le novità del nuovo iPhone 7 e alcune di queste sono molto interessanti. Tra le caratteristiche che dovrebbe avere il nuovo iPhone 7 ce ne sono 4 di particolare importanza: possibile eliminazione del tasto Home, display migliorato, dimensioni e batteria.
1) Eliminato il tasto fisico Home
Secondo alcune anticipazioni, la Apple avrebbe ordinato alla Synaptics di produrre un chip unico in grado di controllare sia la gestione dello schermo sia il rilevamento touch. Questa novità permetterebbe alla Apple di rimuovere il tasto fisico Home e di inserire il Touch ID direttamente sotto il display. Il design verrebbe rivoluzionato, poiché nella parte anteriore l’iPhone 7 potrebbe averesolamente lo schermo senza alcun tipo di cornice.
2) Eliminato il connettore Lightning
L’iPhone 7 potrebbe non avere più il connettore Lightning. Infatti, la Apple avrebbe deciso di sostituirlo con la porta USB Type-C, un tipo di connettore molto apprezzato dall’azienda di Cupertino. La motivazione che ha spinto la Apple a prendere questa decisione è la volontà di unificare gli standard di ricarica con quelli degli altri smartphone, anche perché la porta USB Type-C è una delle più utilizzate dagli smartphone Android.
3) Batteria
La Apple non è ancora riuscita a risolvere il problema della poca autonomiadella batteria dei propri smartphone. Con il nuovo iPhone 7, però, ci potrebbero essere delle novità a riguardo. La conferma arriva direttamente dall’analistaGene Munster, da sempre vicino all’azienda di Cupertino.
Secondo Munster, l’iPhone 7 sarà lo smartphone con cui la Apple risolverà tutti i problemi legati alla batteria, accontentando così i milioni di appassionati che aspettano con ansia l’uscita del nuovo dispositivo. Munster però non fa nessuna ipotesi sulla capacità della batteria del nuovo iPhone 7, che comunque dovrebbe essere superiore ai 3000 mAh.
4) Doppia fotocamera
Apple potrebbe inserire nel nuovo iPhone 7 una nuova fotocamera, in modo da migliorare la qualità delle foto. Infatti, una doppia fotocamera permetterebbe di eliminare lo zoom digitale e di sostituirlo con uno ottico simile a quello delle reflex.
5) Velocità
Secondo l’affidabile analista KGI Ming-Chi Kuo il nuovo iPhone 7 potrebbe essere molto veloce e non solo per merito del processore. Infatti, i vertici della Apple starebbero riflettendo riguardo all’inserire una memoria Ram da 3GB, che permetterebbe al nuovo iPhone 7 di raggiungere delle prestazioni veramente elevate.

Inoltre, negli ultimi giorni si è diffusa la notizia riguardante l’eliminazione del jack per le cuffie nel nuovo iPhone 7; tuttavia, siamo ancora in attesa di una conferma riguardante quest’anticipazione; vi terremo aggiornati.

Ces 2016, l'automobile al centro del salone della tecnologia.


Il Consumer Electronics Show di Las Vegas è sempre più “automobilistico”: l'edizione 2016, in programma dal 6 al 9 gennaio prossimi, vede infatti una presenza massiccia del comparto automotive. Il motivo è duplice: da un lato, le vetture con cui ci muoviamo ogni giorno sono sempre più dispositivi connessi e governati dall'elettronica; e quelle che verranno ancora di più. Dall'altro, le Case automobilistiche sono alla ricerca ormai da tempo di nuovi palcoscenici, rispetto ai classici saloni dell'auto, sui quali esporre la propria visione e il risultato dei propri investimenti.


    FOTO: Ces 2016, l'automobile al centro del salone della tecnologia

Significativo, in questo senso, è l'elenco che si trova sul sito ufficiale del CES sulle soluzioni “in grado di cambiare il mondo” che sono state presentate nella storia della rassegna dal 1967 al 2015. La prima relativa alle automobili arriva solo nel 2011 (Ford Focus elettrica) e l'ultima, in ordine di tempo, è la guida autonoma nel 2013. Proprio l'auto che guida da sola è uno dei temi più dibattuti in assoluto, automobilisticamente parlando, del 2015. E sarà fra gli argomenti principali del prossimo CES, anche se ancora resta la grande incognita legata alla legislazione: finché i vari Stati non avranno normato questa materia, sarà impossibile parlare di Autonomous Driving al 100%: di chi sarebbe la responsabilità in caso di incidente? Per ora siamo dunque nella fase di avvicinamento: un passo importante lo ha compiuto Tesla, a breve seguita da Mercedes, che sulla nuova Classe E implementerà l'Active Lane Change Assist. In pratica, si aziona l'indicatore di direzione e l'auto cambia corsia in autonomia, nella massima sicurezza.

Al di là di questo, la rilevanza dell'argomento è dimostrata anche dal panel che si terrà giovedì 7 gennaio alle ore 11.00 “Oltre le smart cities: il futuro della mobilità urbana”. Lo scopo del panel lo spiega direttamente Gary Shapiro, presidente e CEO della Consumer Technology Association, che del CES è proprietaria e promotrice: “Siccome le auto stanno diventando oggetti sempre più connessi, la tecnologia contribuirà anche a risolvere alcuni grandi problemi del trasporto urbano. I relatori di alto livello che interverranno al CES ci forniranno dunque uno sguardo privilegiato su come la tecnologia sta già mutando e ancor di più andrà a modificare la mobilità urbana nelle nostre città”.

Già, chi sono i relatori? Al panel prenderanno parte il Segretario ai Trasporti degli Stati Uniti Anthony Foxx e Top manager a livello globale come Volkmar Denner, CEO e CTO di Robert Bosch GmbH (leader nella componentistica automotive e colosso da 65 miliardi di dollari); Steve Mollenkopf, CEO di Qualcomm Incorporated (azienda californiana tra le più importanti nel campo delle telecomunicazioni); Amnon Shashua, co-fondatore, CTO e Chairman di Mobileye (componentistica hi-tech per la sicurezza delle auto e la guida autonoma).

Altro tema caldo è quello dell'elettrificazione della mobilità: un processo che non può prescindere, da una parte, dall'aumento dell'autonomia delle vetture e dall'altra dal rafforzamento dell'infrastruttura, che non solo deve essere più capillare, ma deve poter garantire tempi di ricarica molto più brevi rispetto ai livelli odierni. Una soluzione interessante è quella di Tesla, per esempio, che al di là degli annunci un filo ottimistici del suo fondatore e CEO Elon Musk (”cambiare il modo in cui il mondo utilizza l'energia e renderlo 100% sostenibile”) dimostra come un cambio di approccio sia possibile. Gli accumulatori al litio presentati a maggio sono stati concepiti per lavorare in tandem con i pannelli fotovoltaici e i caricatori delle Model S e Model X. Più banalmente, al CES non è da escludere che arrivi qualche interessante novità sulle batterie già in uso: innovazioni nel design interno delle celle, nuovi materiali negli elettrodi che permettano un migliore sfruttamento dell'energia...

A Las Vegas non mancheranno inoltre gli “effetti speciali” tra gli smartphone/smartwatch e le auto: l'apertura e la chiusura delle portiere, così come il pre-riscaldamento dell'abitacolo da remoto sono funzioni già disponibili da tempo. L'attesa è soprattutto per dispositivi in grado davvero di migliorare la qualità della vita. Il valet parking automatico è un esempio: si preme un tasto e il veicolo va a posizionarsi autonomamente dove c'è un posto libero, magari con una colonnina che ne ricarica le batterie (BMW, per ora, è arrivata alla chiave/telecomando che permette di parcheggiare la Serie 7 una volta che si è scesi).

Infine, come in ogni show che si rispetti, è del 12 dicembre scorso l'annuncio “bomba”. Faraday Future, azienda con base in California ma di proprietà del miliardario cinese Jia Yueting, ha annunciato che al CES 2016 presenterà l'auto del futuro, a trazione ovviamente elettrica, alla quale hanno lavorato 500 persone di 40 diversi Paesi con precedenti esperienze in Tesla, BMW, Ford, GM e SpaceX. Molto più concreta è la piccola 100% elettrica Bolt EV di Chevrolet, che al Consumer Electronics Show verrà svelata nella versione definitiva, pronta per la produzione e di cui è già stato fissato il prezzo: 37.500 dollari, a cui vanno tolti gli incentivi statali.

martedì 22 dicembre 2015

Feste: alta pressione fino a Natale, freddo e nevicate a fine anno.




19 dicembre 2015 

L'anticiclone che da inizio dicembre è sulla nostra Penisola, resterà anche il prossimo weekend e addirittura fino dopo Natale sul bacino del Mediterraneo. 

A fine mese le temperature si abbasseranno e c'è la possibilità di nevicate, anche in bassa quota.  

Secondo il sito www.ilmeteo.it, per i prossimi 4-5 giorni il tempo non cambierà di molto sulle nostre regioni, con caratteristiche tipiche della presenza di un'alta pressione invernale, ossia con probabile formazione di nebbia o foschia densa sulla Pianura Padana, localmente in Toscana, Umbria e Viterbese, Gargano e Basilicata. 

Nubi basse con pioviggine o pioggia debole soprattutto in Liguria e alta Toscana. 

Sole prevalente sulle Alpi, sul resto del Centro, del Sud e naturalmente ove non ci sarà la nebbia. Temperature stazionarie con tendenza ad aumentare soprattutto nei valori notturni che torneranno sopra lo zero un po' ovunque. 

Il weekend non vedrà molti cambiamenti, sabato le precipitazioni riguarderanno principalmente la Liguria e sotto forma di pioviggine. 

Domenica rara pioviggine in Liguria e alta Toscana, tempo immutato sul resto d'Italia. Mercoledì 23 dicembre, è possibile un leggero peggioramento del tempo sulle Alpi lombarde e piemontesi con neve debole sopra i 1300 metri e pioggia debole sulla Lombardia e Piemonte. 

Il tempo poi fino a domenica 27 tornerà ad essere comandato dall'alta pressione, ma proprio verso la fine del mese sembra che un centro di bassa pressione possa fare incursione sull'Italia, portando più freddo e nevicate a quote basse, specie al Nord.

lunedì 21 dicembre 2015

Palline dolci di Natale.

Ingredienti per 6 palline:

  • 200 gr di farina 00
  • farina 00
  • 200 gr di zucchero
  • 125 gr di burro
  • 50 gr di cacao amaro
  • 4 uova
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale


Ingredienti per la crema al formaggio:

  • 250 gr di philadelphia
  • 50 gr di zucchero a velo


Ingredienti per la ghiaccia:

  • 1 albume
  • 150 gr di zucchero a velo
  • limone


Tempo di preparazione: 25 min
Tempo di cottura: 15 min
Tempo totale: 40 min

Come fare le palline di Natale
Unite farina, lievito, sale e cacao in una ciotola.


3 cacao e farina
A parte, montate le uova con lo zucchero.
1 uova e zucchero
Aggiungete il burro fuso al composto di uova e amalgamate, quindi unite anche le farine.
2 montare uova e zucchero
4 aggiungere cacao e farina
Amalgamate bene fino ad ottenere un composto denso ed omogeneo.
5 amalgamare
Distribuitelo quindi in stampini imburrati e infarinati.
6 mettere in stampi
Livellate bene, quindi cuocete per circa 15 (??) minuti in forno ventilato preriscaldato a 180°C (???).
7 cuocere in forno
Lasciate intiepidire i dolcetti e preparate la glassa al formaggio: amalgamate in una ciotola il philadelphia con lo zucchero a velo.
8 preparare farcia
9 preparare farcia al formaggio
Con l’aiuto di un cucchiaio, svuotate le semisfere dal lato piatto.
10 svuotare
Farcitele con un po’ di crema al formaggio.
11 farcire
Coprite con parte della mollica, quindi assemblate le palline accoppiando 2 semisfere per volta.
12 compporre palle di natale
Preparate la ghiaccia mescolando l’albume con lo zucchero a velo e qualche goccia di limone fino ad ottenere una glassa spessa.
13 preparare ghiaccia
14 preparare ghiaccia
Decorate le palline facendo colare un po’ di glassa dal centro verso il basso.
15 decorare palle
Aggiungete altre decorazioni a piacere e servite.
palle di natale

palle_di_natale

domenica 20 dicembre 2015

L’appartamento del futuro sarà sempre più una fusion tra Casa e Tecnologia.

Casa e Tecnologia, un binomio vincente


L’appartamento del futuro sarà sempre più una fusion tra Casa e Tecnologia, in cui le funzioni hi-tech prenderanno sempre maggiore importanza portando notevoli vantaggi per la vivibilità della propria abitazione.
Oggi il binomio Casa e Tecnologia ha già raggiunto traguardi importanti e nel futuro saranno sempre maggiori. Si va dalla serratura elettronica al controllo via webcam della casa, dalla regolazione della temperatura interna all’avvio della macchina da caffè o lavatrice da remoto.
La gestione degli elettrodomestici a distanza è una conquista importante e ci consentirà di aumentare la velocità delle faccende domestiche, facendo ritagliare maggior tempo per la vita comoda.
Ecco delle infografiche realizzate dall’agenzia di comunicazione NeoMam Studios in collaborazione con WIMDU che ci aiutano a capire cosa possiamo già fare oltre a consigliare qualche prodotto già in commercio.

sabato 19 dicembre 2015

Paura attentati, in Tunisia chiudono il 48% degli alberghi.




Circa metà degli alberghi in Tunisia sono chiusi a causa della grave crisi che ha colpito il settore in seguito agli attentati terroristici del Museo del Bardo e di Susa. 


Lo riferisce l'associazione turistica locale Conect, che recentemente ha istituito un osservatorio di monitoraggio del settore.


giovedì 17 dicembre 2015

Natale 2015: il 26% degli italiani chiede come regalo un viaggio



Si avvicina il Natale e molti sono gli italiani che desiderano trovare sotto l’albero un biglietto per un viaggio. 

Secondo un sondaggio realizzato da SpeedVacanze, una piattaforma on line che organizza eventi e viaggi per single e speed dating in tutta Italia, al primo posto dei desideri degli italiani per il Natale c’è proprio un viaggio (26%), seguito da abbigliamento (23%) e prodotti tecnologici (22%).

Sempre di più gli italiani che acquistano on line anche quando si tratta di organizzare un viaggio per le feste natalizie: circa il 74% dei viaggiatori sceglie internet. A organizzare viaggi più costosi sono i napoletani e i siciliani che spenderanno i media il 15 e il 14% in più rispetto agli altri. 

Si spende di meno al Nord e al centro dove i romani ridurranno il loro budget a 150 euro, privilegiando prodotti e gadget hi tech. Viaggi ma anche abbigliamento e accessori per i milanesi.

In media la spesa pro capite per fare i regali di Natale si aggirerà sui 200 euro pro-capite, ma salirà a 240 euro per i single, disposti a spendere un po’ più della media nazionale.

Albero di natale di pasta sfoglia.

Albero di natale di pasta sfoglia

Questo rustico preparato con la pasta sfoglia, ritagliato come se fosse un abete e decorato come a voler sembrare un albero di natale.


posso dire che questo albero di natale di pasta sfoglia sarà uno degli antipasti che porterò in tavola il giorno di Natale, sfizioso vero? Io ho scelto come ripieno quello che avevo in frigo in quel momento, sottilette e olive verdi, ma voi potete usare qualsiasi ripieno a vostra scelta, la ragazza da cui ho preso la ricetta metteva una sorta di mousse al prosciutto cotto ad esempio.



Ingredienti per 6 persone:

  • 2 rotoli di pasta sfoglia 
  • 4 sottilette 
  • 100 gr di olive verdi denocciolate
  • 10 di pomodorini 
  • q.b. di latte



Come fare l’albero di Natale di sfoglia

Srotolate la pasta sfoglia e tagliatela dandogni la forma di un albero di natale
2
Ricoprite con sottilette e olive verdi
4
Ricoprite con l’altra sagoma di abete
5
Esercitate una leggera pressione e fate aderire i bordi tutto intorno
6
10
Tagliate a strisce orizzontali lasciando intero il tronco
Attorcigliate ogni ramo
7
8
Poi decorate con mezzi pomodorini e olive come a formare delle palline di natale e spennellate con il latte
12
Infornate in forno già caldo a 200° e cuocete per 20/25 minuti Lasciate intiepiduiere rtogluiete dallo stampo e portate in tavola
Albero-di-natale-di-sfoglia

lunedì 14 dicembre 2015

Pieraccioni al cinema Goldoni di Viareggio

VIAREGGIO. Vent’anni fa Leonardo Pieraccioni, regista e attore comico fiorentino che aveva fatto una lunga gavetta in televisione e nei teatri, spesso al fianco di Carlo Conti Giorgio Panariello, debuttò come regista cinematografico. Era il 1995, il film si intitolava “I laureati”. Un debutto notevole: la pellicola, costata due miliardi di lire, ne incassò quindici. L’anno seguente fu la volta de “Il ciclone”, che fece il botto: settantacinque miliardi di lire al botteghino.
Oggi Pieraccioni ha alle spalle dodici film come regista e martedì 8 alle 20 è al cinema multisala Goldoni per presentare la sua ultima fatica: “Il professor Cenerentolo”. Ancora una volta Leonardo è il primo attore, affiancato dalla bella Laura Chiatti e dal fidato Massimo Ceccherini.
Pieraccioni ritiene che questo film, che per lui segna la tappa anagrafica dei cinquant’anni, rappresenti un po’ la svolta: il personaggio ha una punta di perfidia, l’ironia è più corrosiva del solito, lo spirito in un certo senso è “monicelliano”.
Citiamo Monicelli perché l'appuntamento di questa sera al Goldoni concluderà le iniziative del 2015 per il centenario della nascita del regista di “Amici miei”, iniziative messe in cantiere a Viareggio e in provincia di Lucca dall’Associazione Promocinema e sostenute dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca. Grazie alla sensibilità del gestore del Goldoni, Fabrizio Larini, la serata di gala dedicata al “Professor Cenerentolo” sarà anche l’occasione per un ricordo di Mario Monicelli, che peraltro prestò la sua voce al personaggio di Gino, il nonno di Levante, protagonista del “Ciclone”.
La serata, condotta dal giornalista Umberto Guidi di Promocinema, si concluderà con la consegna di un simpatico riconoscimento a Pieraccioni, da parte della Fondazione Banca del Monte di Lucca.
I biglietti per la serata sono in prevendita alla biglietteria del cinema Goldoni e online sul sito www.viareggiocinema.com.

sabato 12 dicembre 2015

Moda e modelli: Italia e Spagna a confronto

Moda e modelli (strategici): Italia e Spagna a confronto

Portato spesso come esempio del diverso grado di competitività paese tra Italia e Spagna, il caso della concorrenza nei prodotti del sistema moda rivela l’importanza delle scelte strategiche adottate dalle imprese.

32 dollari per un paio di pantaloni di cotone da donna italiano, 14 per un paio spagnolo. E ancora, 54 dollari per delle scarpe sportive italiane, 13 per quelle spagnole.

Basterebbero forse questi pochi numeri, replicati per le centinaia di codici merceologici relativi ai prodotti del sistema moda e le decine di paesi esteri serviti, a spiegare il differente approccio delle grandi imprese del fashion italiano e spagnolo ai mercati mondiali. Ma il prezzo non è che l’ultimo tassello di strategie aziendali che coinvolgono l’approvvigionamento, le funzioni di produzione, l’organizzazione aziendale, i rapporti con la distribuzione e la scelta dei mercati target.

Approvvigionamento che, nel caso spagnolo, è costituito in prevalenza da paesi a basso costo del lavoro (nordafricani e asiatici), mentre per l’Italia è rappresentato da lunghe catene di subfornitura, ancora per lo più nazionali. Differenze che determinano, a livello paese, un deficit commerciale strutturale prossimo ai 10 miliardi di Euro per la Spagna e un attivo di quasi 25 miliardi (il secondo dopo quello nella meccanica) per l’Italia.

Funzioni di produzione che, anche per effetto del diverso tipo di approvvigionamento, vedono i consumi di materie prime e semilavorati incidere per quasi il 70% del valore della produzione nel paese iberico e per meno del 50% in Italia, con un valore aggiunto - proxy dell’articolazione e lunghezza dei processi produttivi svolti internamente dalle aziende, oltreché della capacità di creare valore – al 20% per la moda tricolore e al 12% per le concorrenti spagnole.

La minor rilevanza delle funzioni produttive in senso stretto si traduce anche in una minor incidenza del costo del lavoro in Spagna (9%, contro il 12% italiano) e, nonostante le politiche di moderazione salariale adottate oltre Pirenei, in una scarsa differenza in termini di costo medio di un lavoratore: 44 mila Euro in Italia e 42 mila in Spagna, in virtù proprio di una maggior presenza di figure professionali a più elevata qualifica (oltretutto con una dinamica di crescita molto sostenuta nel paese iberico: +40% dal 2007 al 2013, contro il +16% italiano).

La “leggerezza” industriale del modello spagnolo, più orientato a modelli strategici da azienda di distribuzione, non si traduce però in un’eguale fragilità finanziaria e operativa delle imprese: la capitalizzazione è infatti (patrimonio netto in % dell’attivo) al 50%, ben superiore al 37% italiano, e l’indebitamento estremamente contenuto (28% del patrimonio), quasi 2.5 volte inferiore a quello italiano (73%).

In termini di mercati target, invece, i prodotti italiani evidenziano una presenza che, seppur ancora centrata sull’Europa occidentale (50% delle vendite), è capillare in tutte le aree mondiali (di assoluto rilevo il 18% in Asia, contro il 7% spagnolo), mentre i concorrenti iberici sono soprattutto focalizzati sui paesi geograficamente più vicini (continente europeo e aree del Mediterraneo e Medio Oriente garantiscono l’85% delle vendite della moda spagnola). Tuttavia, i risultati si invertono andando a considerare i singoli paesi: la Spagna, grazie a reti distributive capillari, è presente in praticamente tutti i paesi delle aree geografiche di specializzazione, al contrario dell’Italia in cui le vendite mondiali sono concentrate in pochi grandi mercati (e probabilmente al loro interno in poche grandi città): il 70% delle vendite di abbigliamento e l’80% di calzature italiani sono infatti concentrati in 15 paesi, valori rispettivamente del 55% e 70% per la Spagna.

Le differenze evidenziate nel percorso che dall’ideazione dei prodotti porta, attraverso gli stadi di lavorazione intermedi e il confezionamento, fino al consumatore finale incidono profondamente sulla struttura delle relazioni commerciali delle imprese nei due paesi. Se per l’Italia anche in questo settore non ci si discosta dalle “cattive” abitudini (giorni fornitori e clienti attorno al valore di 80, ben lontani dai teoricamente vincolanti 60 giorni dell’Unione Europea), per le grandi imprese spagnole si evidenzia un forte sbilanciamento nella composizione del capitale circolante, con giorni fornitori attorno a 40 (i rapporti commerciali con l’estero, da cui proviene gran parte dell’approvvigionamento, hanno sempre mediamente tempi di pagamento più brevi rispetto a quelli interni), ma tempi di incasso dai clienti prossimi a 100, a segnalare le agevolazioni concesse alle imprese della distribuzione, spesso facenti capo allo stesso gruppo dell’impresa industriale.

Per completare l’analisi manca però il tassello fondamentale: che risultati, finanziari e commerciali, hanno prodotto questi approcci strategici così distanti? La risposta non è univoca, perché, da un lato, l’andamento delle quote di commercio internazionale sembra premiare la Spagna, arrivata a detenere il 2.2% del valore delle importazioni mondiali del settore nel 2014 (con un incremento di 3 decimi di punto dal 2007), contro una quota sì più elevata per l’Italia (6.3%), ma in calo di oltre 2 punti. All’opposto, invece, la redditività industriale premia le imprese tricolori (Roi al 5.7, contro il 4.3 iberico), che tra il 2007 e il 2013 hanno anche presentato una minor dispersione dei risultati individuali, priva quindi di casi di assoluta eccellenza e di elevata criticità.

Le analisi presentate, pur non essendo esaustive degli elementi caratterizzanti il settore, mostrano quanto possa essere fuorviante ricondurre differenze di competitività industriale a generici fattori paese. Oltre agli aspetti di composizione (geografica, micro-merceologica e qualitativa) dei prodotti, il ruolo più rilevante nel determinare i successi o meno delle imprese continua a risiedere nelle scelte strategiche da esse operate.

venerdì 11 dicembre 2015

Una versione di torta alla ricotta che profuma di Sicilia



Difficoltò: facile

Ingredienti:

RICOTTA DI PECORA: 500 g
UOVA: 3 • 130 kcal
ZUCCHERO BIANCO 100 g • 392 kcal
SCORZA DI LIMONE 1 cucchiaino
SCORZA DI ARANCIA: 1 cucchiaino
GOCCE DI CIOCCOLATO FONDENTE: 100 g
MARMELLATA DI ARANCE: 2 cucchiai

Preriscaldate il forno a 180°C.

In una ciotola, amalgamate la ricotto e lo zucchero aiutandovi con una forchetta (1), quando avrete ottenuto una crema piuttosto liscia (qualche grumo di ricotta potrebbe restare, non sarà un problema) aggiungete le uova (2) e quando saranno ben amalgamate anche la marmellata (3).

  

Aggiungete la scorza degli agrumi  e le gocce di cioccolato, versate il composto in una tortiera possibilmente a cerniera e del diametro di 15 precedentemente imburrata ed infornate per circa 45-50 minuti (fate sempre la prova stuzzicadenti).
Sformate e servite solo quando la torta sarà a temperatura ambiente.
Personalmente ho voluto decorarla con un po' di granella di pistacchio e una fetta d'arancia, su questa ho messo un ricciolo di crema di ricotta, ma solo prima di servirla, non lasciatela su troppo a lungo, potrebbe inacidire a contatto col succo dell'arancia.

Quante calorie ha una torta alla ricotta?

Le calorie variano in base agli ingredienti che sceglierete di utilizzare per aromatizzare la torta, la ricetta che vi ho appena proposto è perfetta per chi cerca dolci ipocalorici, ogni 100g di questa torta ci sono circa 190 caloria, e può essere modificata rendendola maggiormente light; ad esempio, potreste diminuire lo zucchero portandolo a 80 g, eliminare l’utilizzo della marmellata (che però è davvero in minima quantità) e specialmente del cioccolato.

Come fare una torta alla ricotta per celiaci?

La torta, così come ve l’ho proposta è perfetta per chi non può assumere glutine, l’accortezza che dovrete avere sta solo nell’utilizzare ingredienti certificati e strumenti e piani di lavoro che non siano stati contaminati da alimenti con glutine.

La torta alla ricotta si cucina nel forno statico o ventilato?

Questa torta io la definisco “da battaglia” è facilmente prepara bile in ogni forno, il consiglio spassionato che posso darvi è quello di metterla sempre a cuocere nel ripiano più basso. Se poi volessimo fare un ragionamento un po’ più tecnico e il vostro forno disponesse di tutte e due le funzioni, potrete iniziare la cottura con forno statico per i primi 30 minuti e terminare con la modalità ventilata esattamente come si tende a consigliare per le preparazioni dei soufflé.

Si può cuocere una torta alla ricotta nel microonde?

La ricetta che vi ho dato può essere cotta al microonde alla massima potenza per circa 15-20 minuti (in base alla potenza del microonde, fate sempre la prova stuzzicadenti), personalmente, però, preferisco optare per una cottura in forno con combinazione tra statico e ventilato.




martedì 8 dicembre 2015

CROSTATA CON CREMA PASTICCERA

Crostata con crema pasticcera,un dolce della domenica morbido e saporito.Se amate i dolci con la crema non lasciatevi scappare questa delizia,una vera golosità!



Per la pasta frolla:
  • 300 grammi di farina 00
  • 100 grammi di zucchero
  • 120 grammi di burro
  • 1 uovo
  • 1 tuorlo
  • La buccia di un limone
  • 5 grammi di lievito per dolci
Per la crema pasticcera
  • 500 ml di latte
  • 80 grammi di farina 00
  • 1 uovo intero e 2 tuorli
  • 125 grammi di zucchero


Procedimento:
Mettete in una casseruola la farina setacciata con zucchero e uova,inserite il latte a filo e mescolate con una frusta
029-horz
Ponete la casseruola sul fornello e sempre mescolando portate a cottura
035-horz
A cottura trasferite la crema in una ciotola,coprite con la pellicola e lasciatela raffreddare bene,preparatela un oretta prima
038-horz

Mettete sulla spianatoia la farina a fontana o in una ciotola capiente
002-horz
Aggiungete al centro il burro freddo tagliato a pezzettini,il lievito,lo zucchero,l’uovo intero,il tuorlo e la buccia grattugiata del limone
Impastate la frolla velocemente fino ad ottenere un impasto sodo e compatto
005-horz
Formate una palla e avvolgete la pasta frolla nella pellicola trasparente
Lasciate riposare la pasta frolla in frigo per un oretta prima di utilizzarla
Togliete la frolla dal frigo,infarinate il piano da lavoro e stendetela
008-horz
Mettetene un pò da parte per le decorazioni
Imburrate uno stampo da crostata da 22 centimetri,24 se vi piace più bassa
Rivestite lo stampo con la frolla
Farcite la crostata con crema pasticcera e livellatela
Stendete l’altra frolla messa da parte
Con una rondella fate le strisce e posizionatele sulla crostata
Abbassate la frolla formando un bel bordicino
010-horz
Infornate la crostata con crema pasticcera e lasciatela cuocere a 180°per 30 minuti circa
Il tempo di cottura è indicativo e varia da forno a forno controllate sempre con uno stecchino prima di sfornarla
A cottura togliete la crostata con crema pasticcera dal forno e fatela raffreddare
Lasciatela riposare per almeno 4 ore prima di gustare questa fantastica e friabile crostata con crema pasticcera

Giubileo: non smette di stupire (e di provocare) Donald Trump

San Pietro, Roma (Infophoto)


8 DICEMBRE 2015  Non smette di stupire (e di provocare) Donald Trump, candidato repubblicano alle Primarie Presidenziali del prossimo anno che nella sua campagna elettorale non smette di lanciare provocazioni, rimanendo il più discusso e chiacchierato candidato di questo periodo pre elettorale in America. Dopo aver chiesto ieri di non far entrare più nessun musulmano in Usa fino a che non vengono chiariti davvero i responsabili e la preparazione della strage di San Bernardino in California, oggi la spara ancora più forte: va chiuso Internet perché alimenta l'estremismo. «Stiamo perdendo un sacco di persone a causa di internet, dobbiamo fare qualcosa; magari in alcune zone dobbiamo anche chiudere internet, qualcuno dirà "e la libertà di stampa!!" ma io dico che questa è gente stolta». Ecco, diciamo che sicuramente non si sarà attirato ulteriori simpatie dopo le varie sparate prodotte nel giro degli ultimi mesi dal re del "mattone" e candidato repubblicano alla Casa Bianca.