martedì 19 aprile 2016

Referendum trivelle

Risultato referendum trivelle: affluenza 31%, niente quorum. Renzi: "Demagogia non paga". Comitato per il 'Sì': "Ora il ricorso"


l referendum sulle trivelle non raggiunge il quorum, ecco i risultati definitivi (ITALIA+ESTERO): 
Elettori 50.675.406 Votanti 15.806.788, pari al 31,19% 
Sì 13.334.764, pari al 85,84% 
No 2.198.805. pari al 14,16% 
Schede bianche 104.420, pari allo 0,66% 
Schede nulle 168.138, pari all' 1,06% 
Schede contestate e non assegnate 663.

Il Comitato per il sì al referendum, cambiata la politica del governo, trattare - Grazie al referendum sulle trivelle "ci sono state modifiche alla normativa proposte dal Governo e approvate dal Parlamento. Questa non è demagogia. Petroceltic e Shell hanno rinunciato. I permessi di ricerca sono stati bloccati. Se questo è avvenuto penso sia una vittoria". Lo ha detto il presidente del Comitato per il sì al referendum, Pietro Lacorazza, in conferenza stampa alla Camera. "Se il governo vuole costruire una nuova politica energetica collaborando con i territori, noi siamo pronti", ha aggiunto Lacorazza.

Le associazioni del Comitato per il sì al referendum sulle trivelle presenteranno un ricorso al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere il blocco immediato delle cinque concessioni estrattive entro le 12 miglia. Secondo Enzo Di Salvatore, estensore dei quesiti referendari, "le concessioni sono scadute da anni. La norma prevede che siano prorogati i titoli vigenti, non quelli scaduti. Di conseguenza le aziende petrolifere stanno continuando ad estrarre senza autorizzazione".

Esulta Matteo Renzi che giudica il risultato una vittoria contro quei "pochissimi consiglieri regionali e qualche presidente di Regione" che volevano farne solo "una conta" politica.
Ma, in parte, si dicono soddisfatti anche i sostenitori del comitato per il SI per aver "acceso un riflettore sulle lobby del petrolio in Italia e sulle scelte energetiche del Paese".
Ma anche le opposizioni che mettono in cassa 15 milioni di votanti che potrebbero fare la differenza al prossimo referendum sulle riforme in autunno. Ed è proprio sull'interpretazione del voto che si riaccende la polemica politica (da un lato Minoranza Dem, Sinistra, FI e M5s; dall'altra il Pd dei renziani). Per il premier i numeri rappresentano un "risultato netto, chiaro, superiore alle aspettative": "L'Italia ha parlato - spiega - Questo referendum è stato respinto". Il presidente del Consiglio prova ad anticipare gli avversari: "Ora ci sarà la solita triste esibizione dei politici vecchio stile che dichiarano di aver vinto anche quando hanno perso. In politica bisogna saper perdere". Il riferimento, neanche troppo velato, è al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha guidato la pattuglia degli amministratori ribelli nel Pd e si è schierato in prima linea contro le indicazioni dell'esecutivo e del partito. Emiliano non intende deporre le armi: "Abbiamo superato la soglia di 10 milioni di voti che consideravamo necessaria per poter parlare di un successo: il governo dovrà tenerne conto".
"E da presidente del Consiglio - dice tra l'altro - c'e' stata mancanza di rispetto". Probabilmente la battaglia si accenderà nuovamente quando si tornerà a discutere di royalties per le Regioni e delle politiche energetiche del Paese. All'opposizione il M5S, in prima linea nella campagna referendaria, ringrazia "i 15 milioni di votanti" con un post sul blog di Beppe Grillo e rilancia l'iniziativa di referendum senza l'obbligo del quorum. Forza Italia si affida alle parole di Renato Brunetta: il capogruppo azzurro alla Camera mette il voto sulle trivelle in relazione con il prossimo referendum di ottobre sulle riforme istituzionali affermando che per battere il governo basteranno "13 milioni di voti".
Il tema dell'astensione ha fatto dibattere più dell'argomento dello stesso referendum, ovvero la possibilità di limitare le concessioni per le trivelle all'interno delle 12 miglia dalla costa. Renzi si dice dispiaciuto di aver dovuto "non votare", spiegando di averlo fatto per tutelare "11mila posti di lavoro" di operai e ingegneri del settore petrolifero. "Saremo il Paese più verde d'Europa", aggiunge spiegando che però le politiche per le rinnovabili non possono essere fatte sprecando l'energia che già abbiamo ma con il tempo. Alle urne non si è recato neanche il leader di Fi Silvio Berlusconi, mentre le massime cariche dello Stato si sono presentate in giornata. Gli animi sono tesi tra e all'interno dei partiti. A sottolinearlo un tweet del deputato renziano del Pd Ernesto Carbone che, a urne aperte, salutava ironicamente con un "ciaone" tutti coloro che avevano confidato nel raggiungimento del quorum. Un'espressione che è valsa una serie di risposte piccate da parte di esponenti di maggioranza e opposizione.
L'affondo del premier, la demagogia non paga 
"Un risultato netto e chiaro". L'esito del referendum sulle trivelle è stato ufficializzato da pochi minuti, quando Matteo Renzi in una lunga dichiarazione a Palazzo Chigi prova a chiudere la partita su un voto che - come sottolinea - è apparso quasi come un regolamento di conti. E che ha dimostrato soprattutto una cosa: "La demagogia non paga".

E il premier, che non si intesta la vittoria ma la lascia ai lavoratori delle piattaforme marine, con i quali brinda idealmente, punta il dito contro l'esibizione dei politici vecchio stile che "dichiarano di aver vinto anche quando hanno perso". Poi avverte: "in politica bisogna saper perdere: ci sono vincitori e degli sconfitti".
Il presidente del Consiglio si toglie molti sassolini dalla scarpa senza fare i nomi. Anche se è evidente a chi intenda riferirsi: in particolare, alla sinistra del Pd e al governatore della Puglia Michele Emiliano: "Gli sconfitti non sono i cittadini che sono andati a votare" perché "chi vota non perde mai. Massimo rispetto per chi va a votare". Ma "gli sconfitti sono quei pochi, pochissimi consiglieri regionali e qualche presidente di Regione che hanno voluto cavalcare un referendum per esigenze personali politiche". Che vogliono difendere il mare da qualche piattaforma e poi non si occupano neanche dei collettori per i depuratori. E' il giudizio su un "referendum che si poteva evitare". Anzi - aggiunge - "abbiamo cercato di evitarlo per non sprecare 300 milioni di euro ma si è tenuto per esigenze e la voglia di conta da parte di qualcuno". Quindi, punta l'indice contro "una parte della classe dirigente di questo Paese che si mostra autoreferenziale: "vivono su twitter e facebook. Ma l'Italia è molto più grande".
Renzi spiega anche la sua difficoltà di astenersi e di invitare a non andare alle urne: "Ho molto sofferto per la scelta di non andare a votare" anche se "si trattava di una opzione permessa dalla Costituzione". Per il premier, l'opzione di un voto massiccio avrebbe potuto portare "a 11mila licenziamenti". "Credo che il presidente del Consiglio debba essere laddove si rischiano 11 mila posti di lavoro". "Il governo - sottolinea - non si annovera nella categoria dei vincitori ma sta con operai e ingegneri che domani torneranno nei loro posti di lavori consapevoli di avere un futuro e non un passato".

lunedì 8 febbraio 2016

Marocco, arriva il più grande impianto solare al mondo

centrale solare

L’inaugurazione dell’impianto solare più grande del mondo, in Marocco, è avvenuta nella giornata di mercoledì 3 febbraio. Il re Mohammed VI ha riferito alla stampa di Rabat, che l’impianto è stato installato nella città di Ouarzazate per inaugurare, appunto, il progetto Noor 1. Il re, durante il suo discorso, ha esaltato l’importanza che il Paese mostra nei confronti dell’energia rinnovabile; c’è da dire che l’intero progetto ha richiesto un costo davvero enorme, che si aggira attorno ai 652 milioni di dollari e produrrà, pensate, ben 162 megawatt. E non solo, perchè il mese scorso l’Agenzia marocchina che si occupa di energia solare ha deciso di lanciare una gara d’appalto per poter sviluppare almeno la prima fase del succitato progetto Noor 1.

Si tratta di un progetto davvero molto innovativo che prevede lo sviluppo di alcuni impianti ibridi con una capacità incredibile di 400 megawatt, che riguardino sia la concentrazione solare termica, sia la tecnologia fotovoltaica, in fase di forte sviluppo nel corso degli ultimi anni. C’è da sottolineare che le autorità di Rabat vorrebbero partecipare alla Cop22 prevista per il mese di novembre 2016 a Marrakech presentando un progetto che vede la realizzazione della più grande struttura solare fino ad ora mai realizzata che, peraltro, sarà in grado di fornire energia a milioni di persone in tutto il territorio.

ULTIME NOTIZIE PENSIONI PRECOCI E OPZIONE DONNA: UNITI PER RIVENDICARE I PROPRI DIRITTI


Riforma pensioni, donne e precoci uniti


Riforma pensioni 2016, precoci e opzione donna: uniti in piazza a Bologna, ieri 6/2, per chiedere giustizia, testimonianze inedite lavoratori.

Le ultime notizie sulla riforma pensioni 2016 giungono da Bologna, dove ieri 6 febbraio in piazza Nettuno si è tenuta la manifestazione voluta dai lavoratoriprecoci. A questi si sono aggiunti, su loro invito, tutti i delusi dall'attuale Governo Renzi e dal sistema previdenziale in vigore. La legge Fornero va modificata, sostengono all'unisono uomini e donne, serve maggiore flessibilità e serve categorizzare, come aveva proposto Walter Rizzetto in un'intervista rilasciataci in esclusiva. Occorrono misure 'ad hoc' peresodati, precoci e serve l'opzione donnaper le lavoratrici che attualmente ne sono rimaste escluse. I lavoratori hanno deciso di unire le forze per farsi sentire dal Governo e far sì che il 2016 divenga l'anno della flessibilità e che dalle parole, come puntualizzano i lavoratori, si passi ai fatti. 

Proroga Opzione donna, quali le richieste?

Le nate nell'ultimo trimestre del 57/58, rappresentate da Anna La Salandra, confidano che il contatore istituito in legge di stabilità dalla Commissione Lavoro mostri l'evidenza: ossia che esistono i risparmi necessari per consentire anche a queste donne di poter usufruire della legge 243/2004 così da poter mettere fine a questa ingiustizia. Poi vi sono le iscritte al gruppo 'proroga opzione donna al 2018' che richiedono che l'opzione donna divenga strutturale. Una libera scelta che permetta, pur consapevoli della forte penalizzazione perenne sull'assegno finale, di poter accedere alla quiescenza anticipatamente. Con un video caricato sulla pagina Facebook del gruppo Daniela Bagni, presente a Bologna, questa aggiorna le compagne su quanto ha detto in piazza, ecco in sintesi le sue parole, che ci autorizza a pubblicare: "Opzionedonna deve diventare strutturale x tutte, tra noi ci sono già molte donne disoccupate che a 57/58 anni non riusciranno più a collocarsi nel mondo del lavoro. Le donne tutt'ora ricoprono anche un importante ruolo di caregiver in famiglia, per sopperire ad un welfare scadente, e ad una certa età, conciliare famiglia e lavoro diviene sempre più proibitivo". Opzionedonna, precisa fermamente la Bagni, si autofinanzia da sola, non come hanno sostenuto alcuni politici come Cazzola (Ncd), ed è un risparmio per lo Stato nel medio e lungo termine. Non ci regalano niente, dice, anzi siamo noi che siamo penalizzate con una decurtazione importante sulla pensione per tutta la vita, per cui, conclude lasciando la parola ai precoci, lasciateci andare in pensione e fate lavorare i giovani!!

I precoci e la quota 41: misura necessaria per svecchiare le fabbriche 

lavoratori precoci che hanno partecipato con la maglietta indicante la quota 41proseguono la loro lotta contro l'attuale governo. Franco Rizzo, amministratore del gruppo' pensioni lavoratori, precoci ed esodati' , presente in piazza, ci ha detto " Sposiamo il pensiero di Damiano al 100%, il 18 saremo anche a Roma e ci stiamo adoperando per coinvolgere tutti i gruppi anche quelli più restii, l'importante è che la partecipazione sia massiccia". Il Premier Renzi ha aggiunto "Se vuole dare un segnale a suo favore, deve come atto di fiducia elettorale togliere l'aspettativa di vita prima delle elezioni comunali, questa è la nostra primaria richiesta, inoltre l'appoggio del Ministro del lavoro Poletti, che si è detto dalla nostra parte visto che non siamo 'sovversivi', deve essere concreto ". Il numero dei precoci iscritti ai vari gruppi Facebook supera le 12.000 unità, il Governo ci dice "Non può non tenere conto di tali numeri".

Emma Marrone e Francesco Arca, la loro è un’amicizia speciale.

La cantante e l’attore sex symbol sono legatissimi. E hanno girato insieme il nuovo video di lei…

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Emma Marrone e Francesco Arca, la loro amicizia è speciale. Nella vita e sul set, la cantante e l’attore sex symbol sono legatissimi - EMMA E FRANCESCO, LE FOTO INSIEME | VIDEO: TUTTI PAZZI PER I PIEDI DI EMMA
CIAK, SI GIRA - La cantante, che proprio un anno fa calcava il palco dell’Ariston, ha finito di girare il video della sua nuova canzone, Io di te non ho paura. E ha chiamato sul set il suo grande amico. Che ha portato con sé la sua piccola Maria Sole, con tanto di adorabile cresta: da quando è diventato padre, Francesco, è pazzo di gioia.
EMMA FA LA ZIA - Ed Emma tra una pausa e l’altra di lavoro, approfitta per fare la zia: si spupazza la figlia di Arca e Irene Capuano. Poi vanno tutti insieme a cena: una grande bellissima famiglia di amici.

Addio solitudine. Come trovare amici per viaggi e cene

È iniziata una nuova era: ora internet fa incontrare persone che hanno una passione comune. Così i rapporti tornano a essere veri e non virtuali

Qualcuno li demonizza («Creano isolamento e rendono superficiali i rapporti»). Qualcun altro li esalta, per la loro capacità di creare reti. Quel che è certo è che i social network hanno rivoluzionato il modo di stare insieme. Negli ultimi anni si è prepotentemente affermato un nuovo fenomeno, che vede siti e blog protagonisti di un rilancio delle amicizie anche nel mondo reale.

Si tratta dei social che dalla modalità online permettono di passare a quella offline. I primi, in ordine cronologico, sono stati i siti che promettono di far incontrare l'anima gemella. Ma adesso ad avere di gran lunga più successo sono quelli che si basano sulla condivisione di passioni comuni. Ci si incontra sulla chat e poi ci si dà appuntamento nella realtà. E molte volte si resta amici.
DALLA TAVOLA AL CALCETTO
Uno dei più nuovi e amati nel panorama internazionale si chiama Fubles.com ed è dedicato agli amanti del calcetto. Basta iscriversi alla piattaforma per trovare decine di appassionati disponibili, nella stessa città, a condividere il campo e a divertirsi insieme. O per localizzare una partita già organizzata e aggregarsi al gruppo. Molto in voga sono anche le piattaforme che permettono di condividere l'amore per la buona tavola. Una delle più famose al momento è Gnammo e si basa su un'idea semplice quanto geniale: il cosiddetto social eating. Il sito offre agli utenti iscritti la possibilità di organizzare pranzi e cene a casa propria o in qualunque altra location privata e di mettere la propria tavola al servizio di chiunque voglia partecipare. Così un gruppo di perfetti estranei si ritrova a mangiare insieme, e a conoscersi. E poi ci sono i ristoranti diffusi che permettono agli abitanti dei piccoli borghi di mettersi in rete, aprendo le proprie case e trasformandole in luoghi di aggregazione e buon cibo. Come recentemente è accaduto a Tricase Porto, provincia di Lecce, dove dieci mamme hanno aperto le proprie cucine per far assaggiare ai turisti il meglio della tradizione gastronomica salentina.«Non c'è dubbio che i social network siano ormai un nuovo sistema operativo sociale, perché rappresentano un modo rivoluzionario di relazionarsi spiega Francesco Saviozzi, docente dell'università Bocconi di Milano -. Tutto è cominciato con Facebook, che però pone diversi limiti. Perché i rapporti tendono a restare più in superficie e perché non tutti gli utenti amano essere inclusi in sistemi così generalisti. Per questo hanno cominciato a crescere i social che si basano su passioni comuni o i cosiddetti location based, che fanno perno su un determinato luogo o sono focalizzati su una determinata città». Un esempio, in questo senso, sono le social street. Sono strade a tutti gli effetti, che però hanno anche una vita parallela sul web. Uno dei primi esempio in Italia è nato a Milano, in via Maiocchi, quartiere Porta Venezia. Nel 2013 è stato fondato il gruppo, che mette insieme abitanti ed esercenti della zona. In questo modo non solo è più facile condividere informazioni utili e scambiare pareri, ma anche relazionarsi grazie all'incontro collettivo organizzato una volta al mese. E poi c'è Circle, l'app in grado di trovare nuovi potenziali amici in una città. Anche in questo caso il primo contatto avviene via chat, poi si passa alla relazione vera e propria. L'unico requisito richiesto dal programma è trovarsi geograficamente vicini. Il successo è assicurato, visto che in pochi mesi si sono iscritti più di un milione di utenti.
GRANDI CITTÀ, PICCOLI PAESI
Questi programmi normalmente hanno successo nelle grandi città o, in alternativa, nei centri piccolissimi prosegue Nicoletta Vittadini, sociologa dell'università Cattolica di Milano -. Questo perché entrambe le situazioni creano maggiore difficoltà di incontro. I contesti urbani sono troppo dispersivi, i piccoli borghi regalano meno chance. In questi casi i social servono proprio a mediare, permettendo a persone estranee di condividere qualcosa». In quest'ottica i siti non devono essere demonizzati. «Quando servono a fare networking possono, al contrario, essere molto preziosi continua l'esperta -, perché non hanno l'ambizione di sostituirsi ai rapporti, ma solo di facilitarli fra persone che hanno le stesse esigenze o lo stesso modo di vedere il mondo. Per questo i margini di espansione sono ancora notevoli, come dimostra il fenomeno del social eating che è in costante crescita». Oppure quello legato al mondo dei viaggi. L'apripista è stato Blablacar, l'app di carpooling che fa incontrare proprietari di automobili in partenza con potenziali passeggeri. Viaggiare insieme permette di risparmiare molti soldi e, chilometro dopo chilometro, di creare relazioni che in qualche caso durano le tempo. In tempi più recenti sono nati molti altri esempi. Crazy Cruises, per citarne uno, è un famosissimo blog dedicato al mondo delle crociere. È nato nel novembre del 2013 e mette in rete gli appassionati del settore provenienti da Europa, America Latina, Stati Uniti e Paesi dell'Est. Sulla piattaforma gli utenti possono comunicare e cercare compagni di viaggio. E poi, grazie ai raduni nazionali, possono incontrarsi nella realtà e diventare amici. Sempre ai viaggi è dedicata TravBuddy, una piattaforma creata per aiutare gli utenti a rintracciare persone con le quali condividere una vacanza. Il sistema è semplice: si può creare un profilo e dire dove si vuole andare aspettando che risponda qualcuno. In alternativa, si possono scorrere le varie proposte di viaggio di altri utenti e, se si vuole, organizzarsi per partire con quella persona. Un sito simile è GapYear, che permette di creare piani di viaggio e di pubblicare idee, anche originali, o di trovare compagni di avventura e incontrarsi con altre persone. Infine c'è il popolarissimo Couchsurfing, uno fra i siti più famosi fra i viaggiatori moderni perché consente di trovare nuovi amici all'estero che possano offrire ospitalità a casa loro. Ma perché, nel 2016, per trovare nuovi amici serve il filtro del web? La risposta è semplice: in un mondo sempre più frettoloso e complesso occorre allargare il campo delle possibilità.
ATTENTI AL LUPO
«La dimensione relazionale è fondamentale nella vita sociale di chiunque conferma Giuseppe Riva, psicologo dell'università Cattolica -. Fino alla nascita dei social network le reti sociali erano limitate dalle effettive possibilità fisiche. Ma le risorse con il tempo tendono a esaurirsi. Gli amici di una vita vanno via o scoprono nuove esigenze, e così si rischia di rimanere soli. L'avvento di Facebook ha in qualche modo risolto questo nodo». Questo spiega il successo inarrestabile delle piattaforme su internet.«I social non fanno altro che allargare le opportunità legate a interessi o passioni che nelle reti sociali tradizionali sarebbe più difficile reperire dice -. Insomma, permettono di condividere qualcosa anche al di fuori della cerchia di amici storici». Ma queste relazioni 2.0 qualche insidia la nascondono. «Naturalmente quando si ha a che fare con gente che non si conosce è più difficile capire se ci si possa fidare o meno conclude -. Ma è comunque bene ricordare che la maggior parte dei social si basa sui feedback degli altri utenti, e questo diminuisce il rischio di vivere una disavventura. Il consiglio è comunque di tenere alta l'attenzione, perché le frodi sono sempre in agguato e con esse il pericolo di scoprire che dietro un determinato profilo si nascondano persone poco raccomandabili».

Viaggi in autobus a partire da un euro: arriva la startup Flixbus.


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Viaggi in autobus a partire da un euro: arriva la startup FlixBus 08 febbraio 2016 16:17Economia e Lavoro Firenze FlixBus, la start-up della mobilità che offre viaggi in autobus verso oltre 40 città Italiane a costi contenuti e nel rispetto dell’ambiente, inaugura i collegamenti da Firenze con Bergamo, Brescia, Verona e Modena, con prezzi promozionali a partire da 1 €. Con i nuovi collegamenti, il numero delle destinazioni direttamente raggiungibili da Firenze sale a 18, facendo della città un importante snodo all’interno del network di FlixBus: da Firenze si possono già raggiungere, tra le altre, Torino, Milano, Genova, Venezia e Bologna. 

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Aumentano inoltre i collegamenti da Firenze verso Roma e Napoli: la città sarà collegata con Roma fino a nove volte al giorno, e con Napoli fino a quattro volte al giorno, con partenze, come sempre, da piazzale Montelungo, presso la stazione di Santa Maria Novella. 

Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus (30 anni), ha affermato: “L’avvio di nuovi collegamenti tra Firenze e il nord Italia e il consolidamento di quelli tra il capoluogo toscano con Roma e Napoli risponde all’esigenza di offrire ulteriori alternative di viaggio per raggiungere una delle città italiane più rilevanti dal punto di vista artistico e culturale.” I biglietti per viaggiare sulle nuove linee sono già prenotabili sul sito www.flixbus.it, sull’App gratuita o attraverso agenzie di viaggio e rivenditori in tutto il paese. 

I clienti potranno ricevere aggiornamenti di viaggio in tempo reale e portare con sé gratuitamente fino a due bagagli, oltre al bagaglio a mano. FlixBus rappresenta inoltre la soluzione più green per chi vuole viaggiare in autobus, in quanto offre ai propri passeggeri l’opportunità di compensare il volume delle emissioni di CO2 rilasciate durante il viaggio pagando un piccolo supplemento volontario sul costo del biglietto che viene automaticamente devoluto a Climate Partner, un’organizzazione impegnata nello sviluppo di progetti certificati di tutela del clima. 

A proposito di FlixBus: Con FlixBus, operatore di servizi autobus a lunga percorrenza, è possibile viaggiare in tutta Europa in modo sostenibile, confortevole e piacevole: con oltre 45.000 collegamenti giornalieri verso oltre 550 destinazioni in 16 Paesi, gli autobus verdi rappresentano un’alternativa moderna e adatta a tutte le tasche.

 FlixBus offre nuovi standard di comfort in viaggio, con WiFi a bordo, posto garantito e trasporto gratuito di due bagagli. Grazie alla collaborazione con partner locali nella fornitura di autobus – spesso aziende familiari con una lunga tradizione alle spalle – FlixBus provvede alla creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro in Europa. In tal senso, FlixBus contribuisce concretamente a rafforzare l’economia locale, strategia di successo che ora si rivolge al mercato internazionale. Fonte: FlixBus - Ufficio Stampa

 http://www.gonews.it/2016/02/08/viaggi-in-autobus-a-partire-da-un-euro-arriva-la-startup-flixbus/

martedì 2 febbraio 2016

UN VINO A SOLFITI ZERO GRAZIE ALLA RICERCA UNIVERSITARIA ADATTO ANCHE AD ALLERGICI E VEGANI

30 gennaio 2016 Un vino fatto solamente con l'uva e nessun'altra aggiunta in cantina, neppure anidride solforosa. 
È questo il 'vino naturale' che alcuni produttori di nicchia - 20-30 mila in Italia - propongono in modo artigianale ma che potrebbe avere presto una proposta più ampia grazie all'innovativo protocollo di produzione 'Onlywine' messo a punto dal Dipartimento di Scienze agrarie alimentari e agroambientali dell'Università di Pisa. A

l 'vino senza chimica', che si distingue dal vino bio e biodinamico che deve questa denominazione alle modalità di produzione delle uve, senza nessun particolare riferimento a quelle di produzione del vino e contiene comunque una percentuale di solfiti, i ricercatori universitari lavorano da tre anni. 

Il primo risultato operativo è stato nel 2012 con la produzione di una serie limitata da uve bianche presso la cantina sperimentale della stessa Università. Poi si è passati alle uve rosse. 

Ora il vino 'senza chimica aggiunta' prepara lo sbarco sul mercato, con l'intenzione dei ricercatori universitari di tradurlo in una linea di vinificazione da proporre al consumatore che vuole vino naturale al 100%. 

Un vino che va bene anche per i soggetti allergici Dal momento che il protocollo 'Onlywine' non prevede l'aggiunta di additivi chimici (sostanze chimiche, conservanti, proteine di origine animale, e così via), il vino ottenuto può essere consumato anche da soggetti allergici, intolleranti e con regimi dietetici particolari, per esempio i vegani) - sottolinea Angela Zinnai, professore presso il Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agroambientali dell'Università pisana e docente del corso di Enologia e analisi enologiche del corso di laurea in Viticoltura e Enologia. 

"La prima vinificazione 'Onlywine' è stata condotta nel 2013 con uve bianche presso la cantina sperimentale dell'Università di Pisa - racconta Zinnai - I risultati sono stati molto interessanti. Nel 2014 si è ottenuto il primo rosso 'Only wine' ". 

"Quella dei vini naturali è una nicchia di mercato che sta ricevendo grande interesse da parte dei consumatori - osserva Zinnai -, superando ormai il 2% del totale nazionale in volumi e probabilmente più del doppio in valore". - 

domenica 31 gennaio 2016

L'EX DIRETTORE TECNICO DI KONAMI AMMONISCE IL PUBLISHER GIAPPONESE: "BISOGNA AVER FIDUCIA IN KOJIMA"

Julien Merceron, ex Worldwide Technology Director per Konami, è stato recentemente tra i protagonisti della conferenza Cité des Sciences et de l’Industrie, tenutasi in quel di Parigi, discutendo, tra gli altri argomenti, del successo di Metal Gear Solid V e dello scontro traKonami e Hideo Kojima.

Merceron ha affermato che lo sviluppo di un titolo tripla A necessita inevitabilmente di una lunga fase di produzione durante la quale è impossibile dimostrare che il gioco, una volta uscito, sarà un successo. In questo senso Konami avrebbe dovuto aver fiducia in Hideo Kojima, seguendo l'esempio del team di sviluppo, sempre pronto ad appoggiare senza esitazioni il grande designer.
Parlando della separazione tra la compagnia e Kojima, Merceron ha sottolineato come un momento di rottura fosse già stato raggiunto nel mese di marzo, quando Konami decise di cambiare il nome dello studio, cancellare il nome del designer dalla copertina del titolo e rimuovere quest'ultimo dal proprio staff, ingaggiandolo come lavoratore a progetto. Ciononostante Kojima continuò a lavorare come se nulla fosse accaduto, rassicurando il team che il titolo sarebbe giunto a termine come da programma, atteggiamento che merita, agli occhi di Merceron, un grande rispetto, considerando anche la straordinaria pressione a cui il creatore della serie Metal Gear era stato sottoposto.
In cuor suo Merceron sperava che il successo di The Phantom Pain convincesse Konami a fare un passo indietro, cosa che non è mai accaduta e che lo ha infine portato a lasciare la compagnia.

giovedì 28 gennaio 2016

Italia in ginocchio per la siccità. Allarme per laghi, fiumi e montagne

Sembra un paradosso, ma non lo è. Quello del 2015-2016verrà probabilmente ricordato in futuro come “l’inverno della siccità”. Se il clima secco solitamente caratterizza i mesi estivi, infatti, questa volta pare essere il tratto distintivo dei mesi invernali. Il 2015 in Italia non soltanto è stato l’anno più caldo della storia insieme al 2014, ma addirittura il più secco in assoluto. E nel 2016, per ora, nulla pare cambiare. Il gravissimo deficit di piogge ha costretto numerosi comuni, nel mese di gennaio 2016, a emettere provvedimenti che limitano i consumi idrici. Si tratta, naturalmente, di provvedimenti che generalmente vedono la luce nel periodo estivo, non in quello invernale. 
Italia in ginocchio per la siccità. Allarme per laghi, fiumi e montagne
Si chiede, insomma, di limitare il consumo di acqua per le più comuni attività quotidiane. In Sardegna, per esempio, dal 22 gennaio, in ben 15 comuni nella zona tra Nuoro e Sassari è stata imposta una contrazione di ben il 40% nella fornitura idrica dalle 18.00 di sera alle 6.00 del mattino successivo. Situazione drammatica non soltanto nell’isola, ma anche in quasi tutto il Nord Italia. Le amministrazioni locali stano correndo ai ripari ripristinando condotte e invasi in disuso da 15 anni. In Piemonte sono all’ordine del giorno le raccomandazioni contro gli sprechi nelle province di Vercelli, Biella e Cuneo. La provincia di Belluno, in Veneto, soffre delle maggiori difficoltà: in alcune località si sta facendo ricorso al rifornimento dei bacini con le autobotti. Alla fine dello scorso anno, a tal proposito, Cortina ha simbolicamente chiuso tutte le fontane pubbliche. In Lombardia la Regione ha diffuso l’allarmante notizia che la quantità di acqua presente nei laghi è inferiore di oltre il 50% rispetto ai livelli medi stagionali. Il Po, a Cremona, scorre 7,10 metri al di sotto dello zero idrometrico.

Montagne senza neve. Preoccupazione per l'agricoltura

Se la situazione per quanto riguarda fiumi e laghi è drammatica, non va meglio in montagna. La pochissima neve caduta sull’arco alpino si tradurrà in minor quantità di acqua disponibile durante il periodo estivo in tutta la Pianura Padana. Preoccupazione alle stelle anche per gli agricoltori. Coldiretti parla di una prospettiva drammatica. Basti pensare, per esempio, che in Toscana, ad Agnano Pisano, ci sono già le pere mature sugli alberi; piante di susine in fiore nella Versilia. Eventi che, mediamente, accadono a fine marzo, non in pieno gennaio. A Massa, addirittura, stanno maturando i pomodori. Risultato, questo, della siccità unita alle temperature eccezionalmente elevate. Se il trend proseguirà in questa direzione, durante la prossima estate potremmo trovarci di fronte alla terribile questione: destinare l’acqua all’agricoltura, ai consumi domestici o alla produzione di energia?
Montagne senza neve. Preoccupazione per l'agricoltura

Dicembre 2015: il mese più secco della storia

Intanto, i dati che arrivano dagli esperti del Centro Epson Meteo-Meteo.it parlano chiaro. “Il dicembre 2015 ha spazzato via qualsiasi record negativo riguardo le precipitazioni- afferma il meteorologoSimone Abelli-. I dati definitivi, infatti, lo fanno salire al primo posto come mese di dicembre più siccitoso della storia recente, almeno a partire dalla metà del secolo scorso. Si parla di un deficit di piogge a livello nazionale di ben il -91%. In altri termini, meno del 10% del quantitativo normale”. Non a caso, possiamo parlare di un “dicembre anticiclonico”, ossia un dicembre caratterizzato dal prepotente dominio di un’area di alta pressione che ha attanagliato per tutto il mese gran parte dell’Europa centro-meridionale. I valori sono risultati particolarmente elevati (mediamente di 1030 hPa) proprio intorno all’Italia. “Nel cuore del nostro continente- prosegue Abelli- l’anomalia termica ha raggiunto i 5 gradi sopra la norma”. Una situazione che ha contributo a mantenere lo zero termico sulle Alpi a quote tutt’altro che invernali: mediamente, un chilometro sopra i livelli normali, ma talvolta con punte addirittura oltre i 3000 metri. Una situazione che, inoltre, ha prodotto diversi record storici: il 28 dicembre, nella stazione del Monte Cimone, si registravano 12,6 gradi: 14 in più rispetto alla norma! Grave, l’abbiamo detto, la situazione difiumi e laghi. Per questi ultimi, si sono registrate portate quasi dimezzate rispetto alla norma. In particolare, rispetto alla media del periodo che va dal 1946 al 2014, il Lago Maggiore risulta avere una portata del 40% in meno, il Lago di Garda del 61% in meno e il Lago di Como del 42% in meno. Anche il riempimento (volume invaso) si attesta sui minimi storici: il Lago Maggiore risulta al 17%, il Lago di Garda al 33% e il Lago di Como all’11%. Rispetto all’anno precedente, l’altezza idrometrica in alcuni casi è addirittura di oltre un metro inferiore: Lago Maggiore -140cm, Lago di Garda -58,3 cm, Lago di Como -81,1 cm. “ Naturalmente, nel generale contesto di clima mite e assenza di precipitazioni- prosegue l’esperto del Centro Epson Meteo- la situazione della neve sui monti e i livelli di laghi e fiumi è risultata preoccupante anche per l’altrettanto pesante eredità lasciata dal mese di novembre”. E, attualmente, nulla sembra migliorare.
Dicembre 2015: il mese più secco della storia

Da inizio gennaio il 67% di piogge in meno al Nordovest

“Prosegue anche a gennaio la tendenza alla scarsità di precipitazioni, in particolare al Nordovest. Qui, infatti- spiega Abelli- a pochi giorni dalla fine del mese, non si prevedono piogge particolari in arrivo. Ad oggi, rispetto alla media, siamo al 67% di precipitazione in meno rispetto alla media di gennaio. Sebbene la neve sia caduta abbondante sulle creste di confine tra Val d’Aosta e Piemonte, il resto del Nordovest continua a soffrire della siccità. Ma non solo. Sempre al Nordovest, a fronte di -87% di piogge a dicembre, nel mese di novembre abbiamo appunto registrato -92% di precipitazione. A ottobre, invece, le piogge si sono attestate su un -11%”. Le prospettive sono tutt’altro che rosee. Non resta che sperare in una primavera eccezionalmente piovosa. In attesa di questo, ci attende una fine di gennaio e un inizio di febbraio caratterizzati dal dominio dell’alta pressione, da assenza di piogge e da temperature ancora una volta ben oltre la norma.
Da inizio gennaio il 67% di piogge in meno al Nordovest

MGS 5 SI AGGIORNA E PREMIA I GIOCATORI


Konami si appresta oggi, a condividere un nuovo aggiornamento dedicato a Metal Gear Solid V The Phantom Pain ed alla componente multigiocatore: Metal Gear Online.
La patch che per ragioni misteriose verrà pubblicata in seguito su Xbox 360, implementerà un evento speciale dedicato ai giocatori. Dal 17 dicembre e fino al 19 gennaio, gli utenti che hanno superato determinate missioni riceveranno ricche ricompense:
  • Completato l'episodio 5: [500,000 GMP] & [2 membri S+ dell'unità R&D]
  • Completato l'episodio 10: [1,000,000 GMP] & [2 membri S+ dell'Unità di Supporto]
  • Completato l'episodio 15: [3,500,000 GMP] & [2 membri S+ dell'unità Sviluppo Base] e [2 membri S+ dell'Medica]
  • Completato l'episodio 20: [5,000,000 GMP] & [2 membri S+ dell'unità Spionaggio]
  • Completato l'episodio 22: [4 membri S+ dell'unità Combattimento]





Per quanto riguarda la modalità 'giocatore singolo' anche la componente FOB è stata aggiornata con molte aggiunte:
  • Possibilità di piazzare mine e telecamere ovunque nella FOB.
  • Aggiunta una missione FOB relativa al reclutamento dell'Unità Skulls.
  • Durante le missioni FOB si possono indossare i costumi di Raiden e Cyborg Ninja.
  • Aggiunta la quarta FOB, la personalizzazione delle targhette, armi di livello 9, una lista delle missioni, missioni avanzate, eventi a punti e colori per l'emblema.




Grazie all'aggiornamento odierno, anche la modalità multigiocatore respira una boccata di aria fresca, entrando in versione: 1.02 ed aggiornando le seguenti abilità:
  • WEAPONS+ Lv.3: Migliorata la velocità di ricarica.
  • LETHAL AIM+ Lv.3 e NON-LETHAL AIM+ Lv.3: Migliorata la stabilità di fuoco (invece della velocità di ricarica).
  • STEALTH CAMO+ Lv.3: Aumentato il tempo necessario per essere segnalati sul radar. SHIELD+: Possibilità di fermare il comando 'scatto' mirando con la propria arma.




La software house ha anche aggiunto un'opzione speciale che permette ai giocatori, all'avvio del gioco, di partire immediatamente dalla modalità multigiocatore (invece di quella standard per l'utente singolo).

HIDEO KOJIMA: ANCHE CRYTEK VORREBBE FAR PARTE DEL TOUR DI Kojima.



Come ormai sappiamo, Hideo Kojima e Mark Cerny stanno girando il mondo alla ricerca delle più innovative tecnologie da implementare nei loro progetti. 

Al momento l'itinerario percorso dai due sviluppatori ha toccato solo i team di Sony, ma i colleghi di terze parti vorrebbero dirottare la vacanza nei loro studi.

È il caso di Crytek che, con una dichiarazione d'amore pubblicata su Twitter, ha invitato il leggendario creatore di Metal Gear a visitare il proprio quartier generale con sede ad Amsterdam.

 La compagnia dei Paesi Bassi è nota per aver dato alla luce Crysis e per essersi sempre distinta per le altissime prestazioni dei suoi motori grafici. 

Al momento Crytek è molto attiva nel campo della realtà virtuale, un'universo che incuriosisce davvero molto anche Kojima. 

Alla fine lo sviluppatore giapponese accontenterà i suoi colleghi?

mercoledì 13 gennaio 2016

METAL GEAR SOLID V Premiato come miglior gioco ACTION ADVENTURE AI GAME AWARDS 2015

Metal Gear Solid V The Phantom Pain è stato premiato ai Game Awards 2015 come miglior gioco d'azione e avventura, sbaragliando l'agguerrita concorrenza. Il titolo di Hideo Kojima ha trionfato nell'affollata categoria, ricevendo l'ambita statuetta.

Purtroppo, Hideo Kojima non ha potuto ritirare il premio a causa di problemi contrattuali, come confermato da Geoff Keighley, gli avvocati di Konami avrebbero vietato al game designer giapponese di presenziare all'evento e apparire in video. Infine, segnaliamo che il gioco ha vinto anche il premio relativo alla miglior colonna sonora originale.

martedì 12 gennaio 2016

Diphylleia grayi -Il fiore che diventa trasparente quando piove.

il fiore



La Diphylleia grayi è un fiore decisamente insolito: i suoi petali infatti diventano trasparenti a contatto con l’acqua.
Il fiore cresce in ambienti boscosi e umidi nelle nell’est dell’Asia, specie Giappone e Cina, e la pianta è riconoscibile da grandi foglie a forma di ombrello che sono costellati da piccoli gruppi di fiori bianchi.
La pianta fiorisce tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate, e in questo periodo durante le piogge si può assistere ad uno spettacolo decisamente insolito: colpiti dalle gocce, i petali perdono lentamente i loro pigmenti bianchi, fino a diventare completamente trasparenti. 
Una volta asciutti, poi, riprendono il loro colore bianco perlaceo.

lunedì 11 gennaio 2016

WhatsApp resterà gratuita per sempre, niente abbonamento.


Whatsapp gratis per sempre



New York – WhatsApp rinuncia all’abbonamento annuale e resta gratuita. Un annuncio che ha scatenato la gioia dei Fan preoccupati di dover pagare una somma, seppur molto piccola, per continuare ad usare una delle App più utilizzate per scambiare messaggi gratuiti utilizzando la Rete di Internet.

La notizia della gratuità senza limiti di WhatsApp è arrivata sul blog della stessa Azienda, rilevata da Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook.
Secondo gli osservatori più attenti si tratterebbe di una mossa strategica per cercare di arginare il trasferimento del pubblico più giovane, attento anche al centesimo risparmiato, verso altre App di scambio di messaggi e che non hanno mai “minacciato” di imporre un abbonamento ai propri clienti per continuare ad utilizzare il servizio.

Whatsapp aveva invece introdotto un mini abbonamento annuale, di poche decine di centesimi, ma che, moltiplicato per il miliardo di abbonati, poteva garantire introiti da favola.
Una “mossa” che, però, non era piaciuta affatto agli utilizzatori che avevano scatenato campagne di protesta sui Social chiedendo a Whatsapp di rinunciare al proposito.

L’acquisizione da parte di Facebook, poi, aveva rallentato l’operazione sino a renderla oggetto di numerose catene di Sant’Antonio che prevedevano l’invio di messaggi multipli per poter continuare ad usare WhatsApp in modo gratuito. Scherzi di pessimo gusto che non avevano alcuna utilità.

Ora ci ha pensato Mark Zuckerber a rendere gratuito Whatsapp per sempre e gli affezionati clienti ringraziano di cuore.

domenica 10 gennaio 2016

Tecnologia 74 nuove emoji nel 2016.

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Mountain View (California) – Sono sempre di più le emoji messe a disposizione dagli smartphone per scrivere messaggi su Whatsapp o sms, e a breve se ne aggiungeranno altre. La Unicode Consortium (una corporazione no-profit che si occupa di sviluppare il linguaggio universale dei software) ha approvato 74 nuove immagini intorno a metà del 2016.
Le emoji sono una forma evoluta e più sofisticata delle emoticon, e costituiscono una parte sempre più importante nella nostra comunicazione virtuale. Quante volte ci è capitato di usare una delle tante faccine per riassumere parole o persino frasi? La faccina che ride per rispondere a una battuta, quella arrabbiata quando qualcosa non mi piace e così via. La loro importanza è tale che l’Oxford Dictionary ha dichiarato la faccina che ride con le lacrime agli occhi “parola dell’anno” 2015.
Tra le nuove emoji in uscita ci saranno la donna incinta, il braccio che scatta un selfie e tanti nuovi animali come il gufo, l’anatra, il falco, il gorilla o il pipistrello.

sabato 9 gennaio 2016

Shoa- La tecnologia videogame farà rivivere i superstiti.

Un progetto universitatio inglese è pronto digitalizzare la testimonianza dei sopravvissuti dell'Olocausto. Così le generazioni future potranno avere una testimonianza diretta e realistica attraverso la realtà virtuale
C'è un giorno ogni anno in cui si ricordano le vittime della Shoah. Attraverso le parole, le testimonianze, di coloro che sono scampati a una tremenda fine riusciamo a rivivere quei momenti di paura e di terrore.








Nonostante si viva in un mondo dove le tecnologie video e audio sono molto avanzate, ci si pone sempre la domanda: "Quando non ci saranno più, chi tramanderà quelle storie?".
Proprio da questo interrogativo è partito il progetto Interact dell'Università di Huddersfield, in Gran Bretagna. Un'idea che vuole rendere immortali gli oramai anziani sopravvissuti all'orrore nazista attraverso l'uso della tecnologia, in particolar modo quella della realtà virtuale, la stessa utilizzata nei videogame. Nulla di complesso. Registreranno le testimonianze di quelli ancora vivi mentre raccontano le persecuzioni che hanno dovuto subire dagli uomini di Adolf Hitler, la vita nei ghetti e quella nei campi di concentramento. Ogni domanda sarà ripetuta per ognuno di loro. I filmati saranno riprodotti e proiettati in 3D, poi un software sarò in grado di analizzare le domande poste dal pubblico, in modo da suggerire al "sopravvissuto virtuale" la risposta più appropriata e più realistica possibile.
Il progetto è inglese, dove si stima che ci siano ancora 800 persone scampate all'Olocausto. Tutte superano i 90 anni, il che rende difficile e sfiancante la loro attività di testimonianza. La professoressa Minhua Ma, coordinatrice del progetto e docente di Digital Media & Games, spiega che "lo scopo di Interact è quello di offrire l'esperienza arricchente dell'interazione umana. Un giorno, quando nessuno dei superstiti ci sarà più, saremo in grado di aiutare le giovani generazioni a capire meglio la storia".