lunedì 8 febbraio 2016

Marocco, arriva il più grande impianto solare al mondo

centrale solare

L’inaugurazione dell’impianto solare più grande del mondo, in Marocco, è avvenuta nella giornata di mercoledì 3 febbraio. Il re Mohammed VI ha riferito alla stampa di Rabat, che l’impianto è stato installato nella città di Ouarzazate per inaugurare, appunto, il progetto Noor 1. Il re, durante il suo discorso, ha esaltato l’importanza che il Paese mostra nei confronti dell’energia rinnovabile; c’è da dire che l’intero progetto ha richiesto un costo davvero enorme, che si aggira attorno ai 652 milioni di dollari e produrrà, pensate, ben 162 megawatt. E non solo, perchè il mese scorso l’Agenzia marocchina che si occupa di energia solare ha deciso di lanciare una gara d’appalto per poter sviluppare almeno la prima fase del succitato progetto Noor 1.

Si tratta di un progetto davvero molto innovativo che prevede lo sviluppo di alcuni impianti ibridi con una capacità incredibile di 400 megawatt, che riguardino sia la concentrazione solare termica, sia la tecnologia fotovoltaica, in fase di forte sviluppo nel corso degli ultimi anni. C’è da sottolineare che le autorità di Rabat vorrebbero partecipare alla Cop22 prevista per il mese di novembre 2016 a Marrakech presentando un progetto che vede la realizzazione della più grande struttura solare fino ad ora mai realizzata che, peraltro, sarà in grado di fornire energia a milioni di persone in tutto il territorio.

ULTIME NOTIZIE PENSIONI PRECOCI E OPZIONE DONNA: UNITI PER RIVENDICARE I PROPRI DIRITTI


Riforma pensioni, donne e precoci uniti


Riforma pensioni 2016, precoci e opzione donna: uniti in piazza a Bologna, ieri 6/2, per chiedere giustizia, testimonianze inedite lavoratori.

Le ultime notizie sulla riforma pensioni 2016 giungono da Bologna, dove ieri 6 febbraio in piazza Nettuno si è tenuta la manifestazione voluta dai lavoratoriprecoci. A questi si sono aggiunti, su loro invito, tutti i delusi dall'attuale Governo Renzi e dal sistema previdenziale in vigore. La legge Fornero va modificata, sostengono all'unisono uomini e donne, serve maggiore flessibilità e serve categorizzare, come aveva proposto Walter Rizzetto in un'intervista rilasciataci in esclusiva. Occorrono misure 'ad hoc' peresodati, precoci e serve l'opzione donnaper le lavoratrici che attualmente ne sono rimaste escluse. I lavoratori hanno deciso di unire le forze per farsi sentire dal Governo e far sì che il 2016 divenga l'anno della flessibilità e che dalle parole, come puntualizzano i lavoratori, si passi ai fatti. 

Proroga Opzione donna, quali le richieste?

Le nate nell'ultimo trimestre del 57/58, rappresentate da Anna La Salandra, confidano che il contatore istituito in legge di stabilità dalla Commissione Lavoro mostri l'evidenza: ossia che esistono i risparmi necessari per consentire anche a queste donne di poter usufruire della legge 243/2004 così da poter mettere fine a questa ingiustizia. Poi vi sono le iscritte al gruppo 'proroga opzione donna al 2018' che richiedono che l'opzione donna divenga strutturale. Una libera scelta che permetta, pur consapevoli della forte penalizzazione perenne sull'assegno finale, di poter accedere alla quiescenza anticipatamente. Con un video caricato sulla pagina Facebook del gruppo Daniela Bagni, presente a Bologna, questa aggiorna le compagne su quanto ha detto in piazza, ecco in sintesi le sue parole, che ci autorizza a pubblicare: "Opzionedonna deve diventare strutturale x tutte, tra noi ci sono già molte donne disoccupate che a 57/58 anni non riusciranno più a collocarsi nel mondo del lavoro. Le donne tutt'ora ricoprono anche un importante ruolo di caregiver in famiglia, per sopperire ad un welfare scadente, e ad una certa età, conciliare famiglia e lavoro diviene sempre più proibitivo". Opzionedonna, precisa fermamente la Bagni, si autofinanzia da sola, non come hanno sostenuto alcuni politici come Cazzola (Ncd), ed è un risparmio per lo Stato nel medio e lungo termine. Non ci regalano niente, dice, anzi siamo noi che siamo penalizzate con una decurtazione importante sulla pensione per tutta la vita, per cui, conclude lasciando la parola ai precoci, lasciateci andare in pensione e fate lavorare i giovani!!

I precoci e la quota 41: misura necessaria per svecchiare le fabbriche 

lavoratori precoci che hanno partecipato con la maglietta indicante la quota 41proseguono la loro lotta contro l'attuale governo. Franco Rizzo, amministratore del gruppo' pensioni lavoratori, precoci ed esodati' , presente in piazza, ci ha detto " Sposiamo il pensiero di Damiano al 100%, il 18 saremo anche a Roma e ci stiamo adoperando per coinvolgere tutti i gruppi anche quelli più restii, l'importante è che la partecipazione sia massiccia". Il Premier Renzi ha aggiunto "Se vuole dare un segnale a suo favore, deve come atto di fiducia elettorale togliere l'aspettativa di vita prima delle elezioni comunali, questa è la nostra primaria richiesta, inoltre l'appoggio del Ministro del lavoro Poletti, che si è detto dalla nostra parte visto che non siamo 'sovversivi', deve essere concreto ". Il numero dei precoci iscritti ai vari gruppi Facebook supera le 12.000 unità, il Governo ci dice "Non può non tenere conto di tali numeri".

Emma Marrone e Francesco Arca, la loro è un’amicizia speciale.

La cantante e l’attore sex symbol sono legatissimi. E hanno girato insieme il nuovo video di lei…

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Emma Marrone e Francesco Arca, la loro amicizia è speciale. Nella vita e sul set, la cantante e l’attore sex symbol sono legatissimi - EMMA E FRANCESCO, LE FOTO INSIEME | VIDEO: TUTTI PAZZI PER I PIEDI DI EMMA
CIAK, SI GIRA - La cantante, che proprio un anno fa calcava il palco dell’Ariston, ha finito di girare il video della sua nuova canzone, Io di te non ho paura. E ha chiamato sul set il suo grande amico. Che ha portato con sé la sua piccola Maria Sole, con tanto di adorabile cresta: da quando è diventato padre, Francesco, è pazzo di gioia.
EMMA FA LA ZIA - Ed Emma tra una pausa e l’altra di lavoro, approfitta per fare la zia: si spupazza la figlia di Arca e Irene Capuano. Poi vanno tutti insieme a cena: una grande bellissima famiglia di amici.

Addio solitudine. Come trovare amici per viaggi e cene

È iniziata una nuova era: ora internet fa incontrare persone che hanno una passione comune. Così i rapporti tornano a essere veri e non virtuali

Qualcuno li demonizza («Creano isolamento e rendono superficiali i rapporti»). Qualcun altro li esalta, per la loro capacità di creare reti. Quel che è certo è che i social network hanno rivoluzionato il modo di stare insieme. Negli ultimi anni si è prepotentemente affermato un nuovo fenomeno, che vede siti e blog protagonisti di un rilancio delle amicizie anche nel mondo reale.

Si tratta dei social che dalla modalità online permettono di passare a quella offline. I primi, in ordine cronologico, sono stati i siti che promettono di far incontrare l'anima gemella. Ma adesso ad avere di gran lunga più successo sono quelli che si basano sulla condivisione di passioni comuni. Ci si incontra sulla chat e poi ci si dà appuntamento nella realtà. E molte volte si resta amici.
DALLA TAVOLA AL CALCETTO
Uno dei più nuovi e amati nel panorama internazionale si chiama Fubles.com ed è dedicato agli amanti del calcetto. Basta iscriversi alla piattaforma per trovare decine di appassionati disponibili, nella stessa città, a condividere il campo e a divertirsi insieme. O per localizzare una partita già organizzata e aggregarsi al gruppo. Molto in voga sono anche le piattaforme che permettono di condividere l'amore per la buona tavola. Una delle più famose al momento è Gnammo e si basa su un'idea semplice quanto geniale: il cosiddetto social eating. Il sito offre agli utenti iscritti la possibilità di organizzare pranzi e cene a casa propria o in qualunque altra location privata e di mettere la propria tavola al servizio di chiunque voglia partecipare. Così un gruppo di perfetti estranei si ritrova a mangiare insieme, e a conoscersi. E poi ci sono i ristoranti diffusi che permettono agli abitanti dei piccoli borghi di mettersi in rete, aprendo le proprie case e trasformandole in luoghi di aggregazione e buon cibo. Come recentemente è accaduto a Tricase Porto, provincia di Lecce, dove dieci mamme hanno aperto le proprie cucine per far assaggiare ai turisti il meglio della tradizione gastronomica salentina.«Non c'è dubbio che i social network siano ormai un nuovo sistema operativo sociale, perché rappresentano un modo rivoluzionario di relazionarsi spiega Francesco Saviozzi, docente dell'università Bocconi di Milano -. Tutto è cominciato con Facebook, che però pone diversi limiti. Perché i rapporti tendono a restare più in superficie e perché non tutti gli utenti amano essere inclusi in sistemi così generalisti. Per questo hanno cominciato a crescere i social che si basano su passioni comuni o i cosiddetti location based, che fanno perno su un determinato luogo o sono focalizzati su una determinata città». Un esempio, in questo senso, sono le social street. Sono strade a tutti gli effetti, che però hanno anche una vita parallela sul web. Uno dei primi esempio in Italia è nato a Milano, in via Maiocchi, quartiere Porta Venezia. Nel 2013 è stato fondato il gruppo, che mette insieme abitanti ed esercenti della zona. In questo modo non solo è più facile condividere informazioni utili e scambiare pareri, ma anche relazionarsi grazie all'incontro collettivo organizzato una volta al mese. E poi c'è Circle, l'app in grado di trovare nuovi potenziali amici in una città. Anche in questo caso il primo contatto avviene via chat, poi si passa alla relazione vera e propria. L'unico requisito richiesto dal programma è trovarsi geograficamente vicini. Il successo è assicurato, visto che in pochi mesi si sono iscritti più di un milione di utenti.
GRANDI CITTÀ, PICCOLI PAESI
Questi programmi normalmente hanno successo nelle grandi città o, in alternativa, nei centri piccolissimi prosegue Nicoletta Vittadini, sociologa dell'università Cattolica di Milano -. Questo perché entrambe le situazioni creano maggiore difficoltà di incontro. I contesti urbani sono troppo dispersivi, i piccoli borghi regalano meno chance. In questi casi i social servono proprio a mediare, permettendo a persone estranee di condividere qualcosa». In quest'ottica i siti non devono essere demonizzati. «Quando servono a fare networking possono, al contrario, essere molto preziosi continua l'esperta -, perché non hanno l'ambizione di sostituirsi ai rapporti, ma solo di facilitarli fra persone che hanno le stesse esigenze o lo stesso modo di vedere il mondo. Per questo i margini di espansione sono ancora notevoli, come dimostra il fenomeno del social eating che è in costante crescita». Oppure quello legato al mondo dei viaggi. L'apripista è stato Blablacar, l'app di carpooling che fa incontrare proprietari di automobili in partenza con potenziali passeggeri. Viaggiare insieme permette di risparmiare molti soldi e, chilometro dopo chilometro, di creare relazioni che in qualche caso durano le tempo. In tempi più recenti sono nati molti altri esempi. Crazy Cruises, per citarne uno, è un famosissimo blog dedicato al mondo delle crociere. È nato nel novembre del 2013 e mette in rete gli appassionati del settore provenienti da Europa, America Latina, Stati Uniti e Paesi dell'Est. Sulla piattaforma gli utenti possono comunicare e cercare compagni di viaggio. E poi, grazie ai raduni nazionali, possono incontrarsi nella realtà e diventare amici. Sempre ai viaggi è dedicata TravBuddy, una piattaforma creata per aiutare gli utenti a rintracciare persone con le quali condividere una vacanza. Il sistema è semplice: si può creare un profilo e dire dove si vuole andare aspettando che risponda qualcuno. In alternativa, si possono scorrere le varie proposte di viaggio di altri utenti e, se si vuole, organizzarsi per partire con quella persona. Un sito simile è GapYear, che permette di creare piani di viaggio e di pubblicare idee, anche originali, o di trovare compagni di avventura e incontrarsi con altre persone. Infine c'è il popolarissimo Couchsurfing, uno fra i siti più famosi fra i viaggiatori moderni perché consente di trovare nuovi amici all'estero che possano offrire ospitalità a casa loro. Ma perché, nel 2016, per trovare nuovi amici serve il filtro del web? La risposta è semplice: in un mondo sempre più frettoloso e complesso occorre allargare il campo delle possibilità.
ATTENTI AL LUPO
«La dimensione relazionale è fondamentale nella vita sociale di chiunque conferma Giuseppe Riva, psicologo dell'università Cattolica -. Fino alla nascita dei social network le reti sociali erano limitate dalle effettive possibilità fisiche. Ma le risorse con il tempo tendono a esaurirsi. Gli amici di una vita vanno via o scoprono nuove esigenze, e così si rischia di rimanere soli. L'avvento di Facebook ha in qualche modo risolto questo nodo». Questo spiega il successo inarrestabile delle piattaforme su internet.«I social non fanno altro che allargare le opportunità legate a interessi o passioni che nelle reti sociali tradizionali sarebbe più difficile reperire dice -. Insomma, permettono di condividere qualcosa anche al di fuori della cerchia di amici storici». Ma queste relazioni 2.0 qualche insidia la nascondono. «Naturalmente quando si ha a che fare con gente che non si conosce è più difficile capire se ci si possa fidare o meno conclude -. Ma è comunque bene ricordare che la maggior parte dei social si basa sui feedback degli altri utenti, e questo diminuisce il rischio di vivere una disavventura. Il consiglio è comunque di tenere alta l'attenzione, perché le frodi sono sempre in agguato e con esse il pericolo di scoprire che dietro un determinato profilo si nascondano persone poco raccomandabili».

Viaggi in autobus a partire da un euro: arriva la startup Flixbus.


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Viaggi in autobus a partire da un euro: arriva la startup FlixBus 08 febbraio 2016 16:17Economia e Lavoro Firenze FlixBus, la start-up della mobilità che offre viaggi in autobus verso oltre 40 città Italiane a costi contenuti e nel rispetto dell’ambiente, inaugura i collegamenti da Firenze con Bergamo, Brescia, Verona e Modena, con prezzi promozionali a partire da 1 €. Con i nuovi collegamenti, il numero delle destinazioni direttamente raggiungibili da Firenze sale a 18, facendo della città un importante snodo all’interno del network di FlixBus: da Firenze si possono già raggiungere, tra le altre, Torino, Milano, Genova, Venezia e Bologna. 

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Aumentano inoltre i collegamenti da Firenze verso Roma e Napoli: la città sarà collegata con Roma fino a nove volte al giorno, e con Napoli fino a quattro volte al giorno, con partenze, come sempre, da piazzale Montelungo, presso la stazione di Santa Maria Novella. 

Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus (30 anni), ha affermato: “L’avvio di nuovi collegamenti tra Firenze e il nord Italia e il consolidamento di quelli tra il capoluogo toscano con Roma e Napoli risponde all’esigenza di offrire ulteriori alternative di viaggio per raggiungere una delle città italiane più rilevanti dal punto di vista artistico e culturale.” I biglietti per viaggiare sulle nuove linee sono già prenotabili sul sito www.flixbus.it, sull’App gratuita o attraverso agenzie di viaggio e rivenditori in tutto il paese. 

I clienti potranno ricevere aggiornamenti di viaggio in tempo reale e portare con sé gratuitamente fino a due bagagli, oltre al bagaglio a mano. FlixBus rappresenta inoltre la soluzione più green per chi vuole viaggiare in autobus, in quanto offre ai propri passeggeri l’opportunità di compensare il volume delle emissioni di CO2 rilasciate durante il viaggio pagando un piccolo supplemento volontario sul costo del biglietto che viene automaticamente devoluto a Climate Partner, un’organizzazione impegnata nello sviluppo di progetti certificati di tutela del clima. 

A proposito di FlixBus: Con FlixBus, operatore di servizi autobus a lunga percorrenza, è possibile viaggiare in tutta Europa in modo sostenibile, confortevole e piacevole: con oltre 45.000 collegamenti giornalieri verso oltre 550 destinazioni in 16 Paesi, gli autobus verdi rappresentano un’alternativa moderna e adatta a tutte le tasche.

 FlixBus offre nuovi standard di comfort in viaggio, con WiFi a bordo, posto garantito e trasporto gratuito di due bagagli. Grazie alla collaborazione con partner locali nella fornitura di autobus – spesso aziende familiari con una lunga tradizione alle spalle – FlixBus provvede alla creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro in Europa. In tal senso, FlixBus contribuisce concretamente a rafforzare l’economia locale, strategia di successo che ora si rivolge al mercato internazionale. Fonte: FlixBus - Ufficio Stampa

 http://www.gonews.it/2016/02/08/viaggi-in-autobus-a-partire-da-un-euro-arriva-la-startup-flixbus/

martedì 2 febbraio 2016

UN VINO A SOLFITI ZERO GRAZIE ALLA RICERCA UNIVERSITARIA ADATTO ANCHE AD ALLERGICI E VEGANI

30 gennaio 2016 Un vino fatto solamente con l'uva e nessun'altra aggiunta in cantina, neppure anidride solforosa. 
È questo il 'vino naturale' che alcuni produttori di nicchia - 20-30 mila in Italia - propongono in modo artigianale ma che potrebbe avere presto una proposta più ampia grazie all'innovativo protocollo di produzione 'Onlywine' messo a punto dal Dipartimento di Scienze agrarie alimentari e agroambientali dell'Università di Pisa. A

l 'vino senza chimica', che si distingue dal vino bio e biodinamico che deve questa denominazione alle modalità di produzione delle uve, senza nessun particolare riferimento a quelle di produzione del vino e contiene comunque una percentuale di solfiti, i ricercatori universitari lavorano da tre anni. 

Il primo risultato operativo è stato nel 2012 con la produzione di una serie limitata da uve bianche presso la cantina sperimentale della stessa Università. Poi si è passati alle uve rosse. 

Ora il vino 'senza chimica aggiunta' prepara lo sbarco sul mercato, con l'intenzione dei ricercatori universitari di tradurlo in una linea di vinificazione da proporre al consumatore che vuole vino naturale al 100%. 

Un vino che va bene anche per i soggetti allergici Dal momento che il protocollo 'Onlywine' non prevede l'aggiunta di additivi chimici (sostanze chimiche, conservanti, proteine di origine animale, e così via), il vino ottenuto può essere consumato anche da soggetti allergici, intolleranti e con regimi dietetici particolari, per esempio i vegani) - sottolinea Angela Zinnai, professore presso il Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agroambientali dell'Università pisana e docente del corso di Enologia e analisi enologiche del corso di laurea in Viticoltura e Enologia. 

"La prima vinificazione 'Onlywine' è stata condotta nel 2013 con uve bianche presso la cantina sperimentale dell'Università di Pisa - racconta Zinnai - I risultati sono stati molto interessanti. Nel 2014 si è ottenuto il primo rosso 'Only wine' ". 

"Quella dei vini naturali è una nicchia di mercato che sta ricevendo grande interesse da parte dei consumatori - osserva Zinnai -, superando ormai il 2% del totale nazionale in volumi e probabilmente più del doppio in valore". -